Puglia

Strage di Foggia: Tefta Malaj è stata interrogata in ospedale

La donna, interrogata in ospedale, avrebbe smentito il rapporto clandestino. Telecamere istallate dopo gli abusi sulla figlia

Uccide la propria figlia 16enne e un uomo nel Foggiano

Redazione Ansa

Nell'audizione svoltasi questa mattina Tefta Malaj avrebbe raccontato agli inquirenti che il coniuge "era molto possessivo", ed era "talmente geloso" da impedirle di avere contatti esterni, anche di uscire di casa per andare a prendere un caffè con le amiche. Nell'ultimo anno - avrebbe riferito la donna - era diventato particolarmente pressante per la presunta relazione extraconiugale che sospettava che la moglie avesse con Massimo De Santis, ucciso a coltellate assieme alla figlia dei Malaj, Jessica. Un rapporto clandestino che la donna ha categoricamente smentito parlando invece di una semplice amicizia.

La donna, durante la sua audizione in ospedale, dov'è ricoverata da domenica scorsa, ha parlato dell'arma del delitto affermando di non aver mai visto in casa quel coltello (lungo 18 centimetri con la lama di 8) e che probabilmente il marito se l'era procurato precedentemente. Tefta ha sostanzialmente confermato la dinamica del duplice omicidio e del suo ferimento già emersa sia attraverso la visione dei filmati registrati dalle telecamere presenti in casa (soggiorno e camera da letto) sia dal racconto dello stesso marito. Le attenzioni degli inquirenti presenti all'audizione, i sostituti procuratori Antonio Laronga e Sabrina Cicala, e dei carabinieri sono concentrate in particolar modo - viene riferito - sul rapporto tra la donna e il marito. 

L'interrogatorio, che si è svolto nel reparto di chirurgia generale del Policlinico Riuniti di Foggia è durato circa due ore e si è tenuto alla presenza del sostituto procuratore Antonio Laronga e della pm inquirente Sabrina Cicala coadiuvati dai carabinieri. Presente anche la mamma di Tefta, che si è allontanata subito dopo in compagnia del pm e del tenente dei carabinieri senza parlare con i giornalisti che erano in attesa all'esterno del reparto.

Massimo De Santis è stato ucciso con ventitre coltellate, la 16enne Jessica con sei fendenti, tutti al torace. È quanto accertato dall'autopsia, compiuta nell'istituto di medicina legale di Foggia sui corpi del barista 51enne e della ragazzina uccisi domenica scorsa a Torremaggiore. In carcere il reo confesso per il duplice omicidio è il panettiere 45enne Taulant Malaj, che prima avrebbe ucciso l'uomo, suo vicino di casa, convinto che avesse una relazione con sua moglie, e poi ha ucciso sua figlia Jessica mentre tentava di difendere sua madre.

 Tefta Malaj inoltre, avrebbe preteso l'installazione delle telecamere in casa (nel soggiorno e in camera da letto) per controllare il marito dopo aver saputo che questi molestava sessualmente la figlia Jessica da quando la ragazzina aveva 14 anni.

Al momento Tefta resta ricoverata in ospedale. A quanto si apprende, i funerali della ragazzina, come ha proposto una zia della vittima, potrebbero essere celebrati in Albania.

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