Puglia

Bif&st: Maya Sansa, protestiamo tutti sui social contro l'Iran

L'attrice a Bari nella giornata omaggio a cinema iraniano

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 28 MAR - "Per anni ho chiesto a mio padre di portarmi a visitare il suo Paese, ma lui non ha mai voluto, soprattutto dopo che ho iniziato a fare l'attrice. Era per proteggermi, aveva paura che potesse succedere qualcosa.
    Finalmente a ventisette anni sono riuscita ad andare a conoscere la mia famiglia d'origine e ho scoperto un paese meraviglioso, dove le persone sono molto colte e libere, almeno quando sono tra le mura delle loro case". Così al Petruzzelli di Bari Maya Sansa, nell'omaggio del Bif&st al cinema iraniano. E ancora l'attrice sul palcoscenico che ha condiviso con Marco Bellocchio e Hassan Nazer regista iraniano di WINNERS: "Credo si debba continuare a sostenere le proteste in atto in Iran soprattutto utilizzando i social, gli hashtag, citando i nomi e le parole chiave più popolari finché i Guardiani della Rivoluzione non verranno finalmente riconosciuti come terroristi". Il tributo che il Bif&st 2023 ha voluto riservare al cinema iraniano era iniziato il 27 marzo al Teatro Piccinni con una affollatissima proiezione di IL CERCHIO (2000) di Jafar Panahi.
    Sempre al Petruzzelli, poi, la proiezione di LEILA E I SUOI FRATELLI (2022) di Saeed Roustaee, Premio Fipresci all'ultimo Festival di Cannes. Il regista sarebbe dovuto essere a Bari ma non ha avuto il permesso di uscire dal paese. Senza passaporto anche Jafar Panahi che era stato anche lui invitato al Festival per ritirare il Federico Fellini Platinum Award, a lui conferito quest'anno, e che stasera al Petruzzelli gli verrà consegnato 'virtualmente' da Volker Schlöndorff. (ANSA).
   

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