(ANSA) - BARI, 23 SET - Tra i manifesti elettorali affissi a
Bari dai partiti con i volti dei loro candidati ne sono comparsi
alcuni realizzati da un collettivo di grafici che, partendo da
una frase del pittore surrealista Salvador Dalì, "Più di tutto
mi ricordo il futuro", punta a sollevare alcuni interrogativi
che hanno a che fare con le prossime elezioni. "Chi è chi?",
"Perché ci importa?", si legge in inglese in fondo ai manifesti
su cui i volti dei leader dei principali partiti si
sovrappongono, mescolandosi tra loro e diventando
irriconoscibili. Sullo sfondo c'è il famoso dipinto di Dalì,
'Persistenza della memoria', in cui gli orologi molli sono il
"simbolo della relatività della percezione temporale", spiegano
gli autori dei manifesti. Accanto al volto del politico in primo
piano, una poltrona "simbolo del potere". L'iniziativa nel suo
complesso, evidenziano i promotori, "non nasce per patteggiare
per alcuno schieramento politico, quanto piuttosto per sollevare
domande e far sì che chi guarda i manifesti possa porsene: chi
sono questi personaggi? Alcuni connotati mi sono familiari e
altri no? È comunque un volto credibile?".
La prima frase in fondo al manifesto, 'Who is who', intende
"sollevare il dubbio sulla veridicità di quello che abbiamo
davanti agli occhi: chi abbiamo davanti a noi è davvero chi dice
di essere?". La seconda frase, 'Why does it matter', "sottolinea
il fatto che tutto dovrebbe importarci mentre sempre più spesso
siamo superficiali: ognuno di noi pensa di possedere e vuole
possedere la verità". Quanto al concetto di "memoria e futuro",
concludono, la "frase citata è certo un ossimoro. Eppure il
futuro non è poi così imperscrutabile. Si potrebbe affermare che
di 'futuro' ne coesistano tanti, possibili e ugualmente
probabili. Il punto di caduta, dunque, è spostato
inevitabilmente più in là, su questioni che ci troveremo ad
affrontare in un prossimo futuro". (ANSA).
Manifesti a Bari, mix volti leader su sfondo di Dalì
Iniziativa di collettivo grafici, 'vogliamo porre interrogativi'