(ANSA) - ROMA, 07 LUG - Un "'pre-testo', una serie di
appunti di un giornalista che probabilmente diventeranno un
libro, nel quale si parlerà di pace. Una parola fino a un po' di
tempo fa quasi proibita. Poi ci sono state un po' di iniziative
che ne hanno fatto risentire il fascino. Ci stiamo avviando a
una stagione molto complicata, a un autunno terribile, con 10
milioni di persone che rischiano di precipitare sotto la soglia
della povertà". Lo dice all'ANSA Michele Santoro, che nella
giornata inaugurale della 21/a edizione de Il libro possibile
Festival (festival sostenuto da Pirelli) a Polignano a Mare
(Bari), ha presentato un monologo inedito 'Per un mondo senza
guerra'.
L'italia "sta affrontando quest'uscita della pandemia e
le conseguenze della guerra in Ucraina "affidandosi ai tecnici,
una cosa che secondo me può andare bene solo per un periodo
limitato di tempo - sottolinea -. Qui c'è invece una sorta di
delega che dura da troppo. E' come se i partiti si nascondessero
dietro i tecnici, come se non avessero una loro visione per il
cambiamento della società che ora è divisa in due. Ci sono
quelli che partecipano e chi sta ai margini e si sente sfruttato
e ignorato". Nelle forze politiche invece "non vedo grandi
diversità, tutto avviene in una maniera estremamente routinaria
Trovo ad esempio allucinante che il maggior partito che ha dato
vita a questo governo, si divida per opera di un ministro e
questo non provochi nulla, nemmeno un dibattito parlamentare".
Per quanto riguarda la tv, "oggi è sicuramente molto meno
pluralista di quella a cui eravamo abituati nel passato. Dopo
Berlusconi, invece di esserci un senso di liberazione, con un
ritorno al pluralismo ci si è assuefatti ai modelli proposti dal
leader di Forza Italia. Oggi la tv ha molta meno capacità di
produrre cultura ed anche visione critica del Paese". In questi
ultimi anni "ho vissuto un'emarginazione che ricordava quelli di
altri periodi. Solo che se io dieci o 15 anni fa, reagivo
lottando, stavolta l'ho guardata con una certa ironia. Però con
il conflitto in Ucraina ho sentito di non poter più rimaner
silenzioso". (ANSA).
Il libro possibile: Santoro, rischiamo milioni nuovi poveri
'La tv oggi meno pluralista e meno capace di produrre cultura'