Puglia

Vicedirettore Novaya Gazeta, nuova edizione europea

Lo dice Kirill Martynov all'evento 'Live In' di SkyTg24 a Bari

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 09 APR - "Io credo che ci sono molti russi filo europei nel mondo e anche in Russia, migliaia di persone, milioni, che non sostengono Putin e vogliono il meglio per il nostro Paese. Noi dobbiamo ricreare questa comunità e una nuova fonte di media che possa operare fuori dalla censura russa.
    Dobbiamo coprire tutte le tematiche che riguardano la Russia e la guerra in Ucraina, le questioni importanti per i russi. E' la ragione principale per cui abbiamo ricreato Novaya Gazeta in queste nuove condizioni. Abbiamo una nuova opportunità di rendere la Russia un Paese più democratico, più vicino all'Europa". Lo ha detto Kirill Martynov, vicedirettore di Novaya Gazeta, il più famoso giornale indipendente russo, costretto a sospendere le pubblicazioni in Russia dal 28 marzo e che sta lavorando ad una nuova edizione europea del giornale - dal 13 aprile a Riga (Lettonia) in lingua russa, inglese e tedesca, e canali su tutti i social e su YouTube, che si finanzierà attraverso piattaforme di crowdfunding, secondo indiscrezioni - intervenendo da remoto all'evento 'Live In' di SkyTg24 nel teatro Kursaal Santalucia di Bari.
    Il 7 aprile il direttore Dmitry Muratov, premio Nobel per la Pace, è stato aggredito con un liquido misto di vernice rossa e acetone mentre era in treno in viaggio da Mosca a Samara.
    "Abbiamo dovuto sospendere le pubblicazioni - ha spiegato - perché non era sicuro per i nostri giornalisti. Le autorità russe hanno promulgato questa legge per cui non si può usare la parola guerra ma 'operazione speciale militare', una censura.
    Noi abbiamo parlato per capire cosa fare. Abbiamo chiesto anche ai nostri lettori se era il caso di continuare a pubblicare, magari senza coprire la guerra ma raccontando la crisi economica e umanitaria, le storie dei profughi ucraini e così abbiamo continuato così fino alla fine di marzo".
    "Le autorità russe - ha continuato il giornalista - cercano uno scenario come quello cinese per l'uso di internet, in modo che le persone possano avere accesso solo ad alcune fonti create dalla propaganda". Ma secondo Martynov, "non è solo una questione di fonti di informazione, c'è da capire la mentalità imperialista russa, molti in Russia sostengono che non sia un normale Paese europeo, ma una grande potenza che ha il diritto di controllare i Paesi minori intorno, condividendo gli stessi valori di Putin". (ANSA).
   

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