Puglia

>ANSA-IL-PUNTO/COVID: Puglia, positività al 16,4%, 20 morti

Calano i ricoverati in aree non critiche e in Terapia intensiva

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 08 FEB - Torna a crescere l'indice di positività al Covid-19 in Puglia e si attesta al 16,4% nelle ultime ventiquattro ore. Oggi si registrano 9.289 nuovi casi di contagio su 56.629 test giornalieri. Sono 33 le vittime riportate nel bollettino quotidiano, ma è specificato che 20 sono relative alle ultime 24 ore, mentre le restanti 11 risalgono ai giorni precedenti. I casi sono così ripartiti per provincia. A Bari: 2.603; Bat: 735; Brindisi: 763; Foggia: 1.465; Lecce: 2.438; Taranto: 1.199; residenti fuori regione: 55; persone per cui la provincia è in fase di definizione: 31.
    Delle 104.866 persone attualmente positive: 732 sono ricoverate in area non critica (ieri 750) e 67 in terapia intensiva (ieri 70).
    Procede spedita la campagna di vaccinazioni contro il coronavirus: la Puglia ha oggi superato quota 9 milioni di somministrazioni dall'avvio della campagna. Tra gli over 50 la copertura è del 94,54% con prima e seconda dose, l'83,28% ha ricevuto la terza dose. Per quanto riguarda i bambini fra i 5 e gli 11 anni, il 50,02% ha ricevuto la prima dose (media nazionale: 34,87%), il 34,26% ha completato il ciclo vaccinale primario.
    Continuano ad essere accertati casi di medici "no-vax": l'Ordine di Bari ha sospeso ieri altri 10 professionisti che non risultano in regola con l'obbligo vaccinale, che si vanno ad aggiungere agli 85 già sospesi nelle scorse settimane. A oggi sono quindi 95 i medici in "stop" dall'avvio delle procedure.
    L'attività di verifica viene effettuata incrociando l'anagrafe nazionale del green pass con le liste dei propri iscritti. Su 10.894 medici iscritti all'Omceo Bari, al momento le posizioni sotto osservazione perché non ancora in regola sono 277, che sommandosi ai 95 medici sospesi rappresentano il 3,4% degli iscritti, contro una media nazionale del 5,7%. Il numero dei medici non in regola è in realtà ancora più basso perché tra i 277 l'Ordine ha individuato una settantina di medici che lavorano all'estero, che quindi sono tenuti ad ottemperare all'obbligo vaccinale nei Paesi in cui operano e non vengono rilevati dalla piattaforma di vaccinazione italiana. (ANSA).
   

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