(ANSA) - TARANTO, 05 GEN - C'è un grande manifesto affisso in
viale Magna Grecia angolo corso Italia, a Taranto, che ritrae
una Befana cattiva che plana a terra davanti agli occhi
increduli e terrorizzati di alcuni bambini. Con sé non porta
caramelle ma un sacco carico di cenere e carbone. E non arriva
con la tradizionale scopa ma in sella una una ciminiera fumante.
Sullo sfondo di questa immagine tetra si scorgono i camini dello
stabilimento siderurgico Acciaierie d'Italia (ex Ilva), le
mastodontiche coperture dei parchi minerali e un cielo scuro,
velato dalle polveri, che offusca il ponte girevole, uno dei
simboli di Taranto. La grafica è di Leonardo Zaza.
Il manifesto è stato fatto affiggere dal Comitato Cittadino
Salute e Ambiente, cui aderiscono diverse associazioni
ambientaliste, per richiamare ancora una volta l'attenzione
sull'emergenza ambientale e sanitaria a Taranto e protestare
contro alcune iniziative da parte del Governo e della stessa
azienda, che ora vede anche la presenza dello Stato nella
compagine societaria.
Sul manifesto campeggia la scritta: "L'Epifania di sempre per
i tarantini: cenere e carbon coke". Nel corso di una conferenza
stampa (a cui hanno partecipato, oltre a numerosi attivisti,
anche delegazioni di Confcommercio e di altre associazioni di
categoria), Massimo Castellana, rappresentante legale del
Comitato e portavoce dell'associazione Genitori Tarantini, ha
voluto "denunciare, tra le altre cose, lo scippo di più di mezzo
miliardo di euro che il governo sta cercando di farci attraverso
il decreto milleproroghe. Parliamo di 575 milioni di euro
destinati alle bonifiche di suolo e falda che saranno invece
usati per la finta decarbonizzazione. I soliti giochini", ha
evidenziato. (ANSA).
Ex Ilva: manifesto a Taranto, Befana porta cenere e carbone
Iniziativa cittadini per sensibilizzare su emergenza ambientale