(ANSA) - BARI, 20 DIC - "Nelle nostre intenzioni doveva
essere un'opportunità per scongiurare altri 10 anni di
contenzioso sul Teatro Petruzzelli, con relative spese, e
corrispondente danno, anche per il pubblico Erario. Oggi, alla
luce della mancata adesione e mancata partecipazione delle parti
pubbliche invitate, la mediazione è diventata una gigantesca
'cartina di tornasole' per aiutare chiunque a comprendere qual è
la parte che crede nell'accordo e qual è quella che non ritiene
neppure di provare a raggiungerlo su un tavolo neutrale
istituzionale". Così gli eredi della famiglia Messeni Nemagna ,
proprietari del Teatro Petruzzelli di Bari, tramite il loro
avvocato, Ascanio Amenduni, commentano la mancata partecipazione
di tutti gli Enti invitati all'incontro di mediazione convocato
per oggi. La mediazione in sede civile era stata proposta dai
Messeni Nemagna dopo le recenti sentenze della Corte d'Appello
di Bari che hanno stabilito la proprietà privata del teatro,
ordinando al Comune la restituzione alla famiglia, a sua volta
condannata a restituire allo Stato gli oltre 43 milioni di euro
dei costi della ricostruzione dopo l'incendio del 1991.
IL 15 dicembre scorso la Presidenza del Consiglio, il Comune
e la Città metropolitana di Bari, avevano comunicato che non
avrebbero partecipato. Successivamente anche la Fondazione
Lirico sinfonica Petruzzelli e la Regione Puglia hanno seguito
la stessa linea mentre hanno disertato l'incontro senza
manifestare le loro intenzioni il ministero della Cultura e la
Protezione civile.
"La storia, e la Magistratura, pure contabile - conclude la nota
- diranno se questo rifiuto è stato un bene oppure un ulteriore
errore, dopo i due 'espropri' dichiarati illegittimi dalla Corte
Costituzionale e dalla Corte d'Appello di Bari". (ANSA).
Petruzzelli:eredi, mediazione avrebbe evitato altri anni cause
Saltato incontro dopo 'no' Presidenza Consiglio e altri Enti