Puglia

Covid: a Bari 30 operazioni per intubazioni e tracheostomie

Caso più grave 36enne con fistola esofago-tracheale

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 30 SET - Al Policlinico di Bari sono stati eseguiti trenta interventi chirurgici per risolvere problemi post Covid, in gran parte legati a complicanze alle vie respiratorie. Il caso più grave quello di una 36enne operata d'urgenza per riparare una fistola esofago-tracheale ed evitare che gli alimenti arrivassero fino ai polmoni. La paziente nei mesi precedenti era stata ricoverata in gravi condizioni e intubata con sostegno ventilatorio prolungato, così ha sviluppato uno stato di insufficienza respiratoria acuta secondaria ed è stata salvata. A intervenire è stata l'equipe dell'unità di Chirurgia toracica diretta dal professor Giuseppe Marulli: gli specialisti hanno rimosso la anomala connessione tra trachea ed esofago. La 36enne è la paziente più giovane operata per complicanze respiratorie post Covid, ma non è stata l'unica.
    Sono stati oltre trenta i trattamenti eseguiti dall'unità di Chirurgia toracica legati ad intubazioni prolungate e a tracheostomie. "Abbiamo curato molti pazienti in maniera conservativa con applicazioni laser di ultima generazione, che consentono di rimuovere le cicatrici e dilatare il restringimento tracheale - spiega Marulli - questo trattamento conservativo, però, non è sempre sufficiente. Così siamo dovuti intervenire chirurgicamente". Sono stati due gli interventi chirurgici di riparazione di fistole, tre di resezione, tre di protesi e quasi una ventina i trattamenti conservativi eseguiti negli ultimi mesi. I pazienti, tutti ricoverati in terapia intensiva per periodi medio-lunghi a seguito di Covid, avevano un'età compresa tra i 36 e i 76 anni. Quasi tutti arrivati in stato di insufficienza respiratoria acuta. (ANSA).
   

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