Puglia

Covid: in Puglia leggero calo casi settimanali

Aumentano invece i decessi. Oggi seconda dose di vaccino

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 18 GEN - Restano alti ma stabili i contagi Covid in Puglia: nella settimana conclusa ieri sono stati registrati 1.116 nuovi casi, contro i 1.137 della settimana precedente. Un lieve calo, ma risalgono invece i decessi: 178 la settimana scorsa, 156 quella precedente. Prendendo, invece, in esame il rapporto tra positivi e tamponi effettuati, la settima scorsa la media è stata del 12,78% contro il 13,72% dei sette giorni precedenti, quindi un calo di quasi un punto. I nuovi casi registrati oggi, invece, sono stati 403 su 3.065 test, una incidenza del 13,1%. Le vittime sono 26. Dei nuovi positivi 175 sono in provincia di Bari, 117 in provincia di Foggia, 62 in provincia di Lecce, 22 in provincia di Brindisi, 14 nella Bat, 18 in provincia di Taranto, 4 casi di residenti fuori regione e 1 di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti. Tredici delle vittime vivevano in provincia di Bari, 8 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Taranto, 2 nella Bat e 1 in provincia di Brindisi. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.184.798 test, sono 51.443 i pazienti guariti e 55.512 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 109.831. Resta stabile anche il numero dei pazienti ricoverati, 1.541 di cui 143 nelle terapie intensive.
    Sul fronte dei vaccini, oggi gli 11 Hub ospedalieri pugliesi hanno ricevuto la terza tranche: sono state consegnate 18.720 dosi anziché le 30.420 previste dal piano originario. Un taglio pari al 38,4%. Le 11.770 dosi in meno costringeranno i Punti vaccinali a rallentare le nuove somministrazioni per essere certi di poter garantire entro i 21 giorni i richiami, iniziati ieri, di chi è stato già vaccinato. Oggi, infatti, hanno ricevuto la seconda dose del vaccino diverse persone: La Asl Bari riferisce che la prima vaccinata è una 94enne ospite di una residenza per anziani, poi è toccato ad un infermiere e un medico USCA. (ANSA).
   

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