(ANSA) - TARANTO, 11 LUG - "Abbiamo seguito tutta la
procedura per salvare le persone che erano sulle macchine. Gli
altri sono stati avvisati, sono andati alla passerella dove c'è
la scala e sono scesi e si sono salvati tutti, lui ha avuto
l'anomalia che la cabina si è bloccata e via radio ripeteva che
la cabina era bloccata. Se la cabina non cammina c'è la scaletta
di emergenza che lui ha fatto, ma a quanto pare ha ceduto
tutto". E' il racconto fatto in alcune interviste alla stampa da
Piergianni Simeone, un collega di Mimmo Massaro, il gruista di
Arcelor Mittal che da ieri sera è disperso dopo che la gru su
cui stava lavorando al molo di Taranto si è spezzata per il
vento finendo in mare. Simeone è stato testimone e superstite
anche dell'altro identico incidente che si verificò nel novembre
del 2012 alla stessa gru e nel quale perse la vita un altro
collega dello stabilimento siderurgico che allora era Ilva,
Francesco Zaccaria, che precipitò in mare con la cabina di
comando della gru. In quella occasione, ha ricordato Simeone,
rimasi appeso per due ore.(ANSA).
A.Mittal:collega disperso racconta,'cabina era bloccata'
'Seguita la procedura per tutti, gli altri si sono salvati'