Puglia

Tap: corteo non autorizzato a Lecce, denunciato anarchico

Redazione Ansa

(ANSA) - LECCE, 25 NOV - Un esponente anarchico di 43 anni di origini calabresi è stato denunciato in stato di libertà dalla polizia a Lecce per aver colpito ieri sera con una testata in strada un ragazzo, col quale aveva avuto un diverbio durante un corteo non autorizzato e a cui il giovane era estraneo, al quale partecipavano circa 40 persone, partito da via Salandra e diretto in piazza Prefettura. Nel corso del corteo, rende noto la Questura di Lecce, sono stati pronunciati slogan contro Tap, società che sta realizzando l'omonimo gasdotto, e i manifestanti hanno anche occupato temporaneamente la sede stradale bloccando il traffico. La persona denunciata è indicata dalla polizia quale "assiduo frequentatore di tutte le iniziative No Tap". Nel corteo sono stati anche riconosciuti molti aderenti all'area antagonista ed anarchica, anche provenienti da altre province. Il corteo ha tentato di avvicinarsi invano alla sede Tap, presidiata da una pattuglia, e quindi ha lanciato uova piene di vernice rossa in direzione della sede e della pattuglia. Le tensioni erano state precedute in mattinata, sempre a Lecce, dall'identificazione di quattro persone, tre delle quali con numerosi precedenti penali per reati contro l'ordine pubblico, che si erano infiltrati in un corteo autorizzato di circa 300 studenti universitari in coincidenza con la 'Giornata nazionale per il diritto allo studio e del riscatto della scuola pubblica', organizzato dall'associazione Link. I quattro, individuati come appartenenti all'area anarco-insurrezionalista distribuivano volantini con la scritta 'L'Università del Salento collabora con Tap', e siglati 'Nemici di Tap - Biblioteca Anarchica Occupata Disordine'. Il volantino, secondo quanto riferito in una nota della Questura, riportava considerazioni sui disordini avvenuti in occasione del convegno del 20 novembre scorso presso il Rettorato di Lecce e sul professor Boero, indicato quale collaboratore di Tap, rivendicando la paternità delle scritte offensive al centro universitario Ekotecne. (ANSA).
   

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