Puglia

ANSA/ Ucciso in lite stradale:presunto omicida pensionato 68enne

Secondo testimoni, uomo fermato dai Cc ha reagito ad un pugno

Redazione Ansa

(di Paolo Melchiorre) (ANSA) - BITONTO (BARI), 17 AGO - Lo hanno rintracciato a casa, grazie anche alle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, e di fronte agli indizi raccolti dai carabinieri ha ammesso in qualche modo le responsabilità. L'omicida di Giuseppe Muscatelli, il 25enne accoltellato a morte ieri nel centro di Bitonto durante una lite per motivi stradali, sarebbe un pensionato 68enne del posto, Gaetano Sesto, incensurato. L'uomo è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi; ora è in carcere in attesa dell'udienza di convalida del provvedimento da parte del gip del Tribunale di Bari.
    Nell'abitazione del pensionato i carabinieri hanno sequestrato la presunta arma del delitto, un coltello a scatto con lama inferiore a 10 centimetri. Sequestrati anche gli abiti che l'uomo avrebbe indossato al momento dell'aggressione, la sua auto, una Fiat Palio, e quella della vittima, una Fiat Punto. I carabinieri, coordinati dal pm di turno Larissa Catella, stanno anche verificando la versione fornita da alcuni testimoni oculari che avrebbero riferito di una colluttazione nella quale la vittima avrebbe aggredito con un pugno l'anziano provocandone la reazione. Nella cittadina si è rischiata una 'caccia alle streghe' perché alcuni conoscenti della vittima hanno iniziato, parallelamente ai carabinieri, la ricerca dell'identità dell'assassino. Così, poche ore dopo, su Facebook è stata pubblicata la foto di Giuseppe Cannito, 58 anni, docente di religione, corredata da un post che lo identificava come 'colui che ha ucciso Giuseppe'. Il docente ha sporto querela ai carabinieri per calunnia. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, che - in un post su Facebook - ha parlato di "innocenti spacciati per colpevoli" e "processi sommari". Una tragedia, quella di ieri, che ha spinto don Vito Piccinonna, parroco dei Santi Medici a Bitonto, a scrivere poche righe sul suo profilo Facebook. "Abbiamo smarrito - scrive tra l'altro il sacerdote - la grammatica dell'umano. Dobbiamo riprendere l'ABC del rispetto, della convivenza. Una città dai talenti eccellenti eppure capace di uccidere spesso. C'é da abbassare i toni. Sui social, nelle piazze, nelle case, nelle chiese, nella politica. Dovunque!". E ancora: "Siamo arrabbiati tutti contro l'uomo che ti ha ucciso caro Giuseppe. Ma un pezzo di quell'uomo siamo tutti noi, pronti a farci le scarpe ad ogni angolo. Pronti a ferire. Ad essere attenti solo al nostro ombelico". (ANSA).
   

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