Puglia

Nuovo progetto gasdotto Albania-Puglia

Presentato da gruppo molisano con appoggio Regione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 6 LUG - Per la Puglia c'e' il progetto di un gasdotto alternativo. Dopo aver guidato le proteste contro l'approdo del gasdotto Tap a Melendugno, con l'espianto di ulivi secolari, oggi il governatore Michele Emiliano ha partecipato a Roma, nella sede romana della Regione, alla presentazione del progetto Eagle LNG: una pipeline sottomarina che partirebbe da una nave-rigassificatore ormeggiata al largo dell'Albania, e porterebbe in Puglia dai 4 agli 8 miliardi di metri cubi di metano all'anno. Ma soprattutto, arriverebbe a terra e si collegherebbe alla rete nazionale senza toccare località turistiche di pregio e ulivi.

Il progetto è stato avviato nel 2005 da Burns, la società energetica del gruppo edile Falcione di Campobasso. L'azienda molisana, che in Albania ha realizzato strade e l'acquedotto di Tirana, è partita per costruire un rigassificatore che soddisfacesse le esigenze del Paese delle aquile. La soluzione più semplice è apparsa quella di una nave-rigassificatore, ormeggiata a 5 km dalla costa albanese. L'impianto galleggiante riporterebbe allo stato gassoso il metano liquido trasportato dalle cisterne (provenienti soprattutto da Qatar e Usa) e lo invierebbe via tubo alla terraferma. Per ampliare il mercato, Burns ha pensato di costruire anche un gasdotto di 110 km sotto l'Adriatico che raggiunga la Puglia. L'approdo, con la consulenza del Ministero dell'Ambiente, è stato individuato a sud di Brindisi, nel comune di Torchiarolo, su una spiaggia isolata. Da qui, la pipeline si collegherebbe alla rete Snam con 18 km di condotta sotterranea, passando lungo una provinciale. L'opera costerebbe 660 milioni di euro, tutti a carico dei privati. In Albania ha già tutte le autorizzazioni, in Italia l'iter è a buon punto. I lavori potrebbero partire l'anno prossimo e concludersi nel 2020.

"E' un'opera che costa 700 milioni e non 45 miliardi - ha detto oggi Emiliano - e porta la stesso quantitativo di gas del Tap, senza chiedere al consumatore italiano di pagare 200 milioni per l'adduzione del gas alla rete Snam. Questa è un'opera che non ha bisogno di finanziamenti da parte della banca europea, che al Tap dovrà dare 30 miliardi di euro. E mi sembra più rispettosa dell'ambiente pugliese. Fermo restando che da oggi comincia una procedura partecipata, nella quale si discuterà di questa opera, evidentemente paragonandola all'altra".

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