(ANSA) - TARANTO, 29 MAG - "Noi non dimentichiamo i complici del
nostro genocidio". E' la frase che campeggia sul nuovo manifesto
fatto affiggere in città dal gruppo dei 'Genitori tarantini',
nato nei mesi scorsi per richiamare l'attenzione sull'emergenza
sanitaria e ambientale a Taranto causata, in particolare, dalle
emissioni dell'Ilva e per difendere il diritto alla vita. Il
manifesto, affisso in Città vecchia, sulla Salita Sant'Eligio,
proprio di fronte all'omonimo molo, ritrae una donna con lo
sguardo triste e perso nel vuoto che abbraccia il figlio dagli
occhi spaventati che respira attraverso una maschera con il
filtro per l'aria. "E' la metafora - viene spiegato dai genitori
- della stupenda provincia di Taranto, così bella da confondere,
che ancora abbraccia tutti i suoi figli in un ulteriore
tentativo di proteggerli". A lato della foto c'è la frase che è
"un grido di guerra - osservano i Genitori tarantini - e di
dolore".
Genitori, a Taranto c'è genocidio
Affisso in città nuovo manifesto contro inquinamento