(ANSA) - ROMA, 12 APR - I "perdoni" a piedi scalzi che si
muovono con passo impercettibile, "nazzicando". Spalla a spalla,
in un malinconico dondolio. Sono loro a restituire l'immagine
più autentica dei Riti della Settimana santa tarantina, che
iniziano il 13/4, alle 15 in punto, con l'uscita della "prima
posta". I Perdoni (le Perdúne) sono coppie o poste di
confratelli che, nel pomeriggio del Giovedì Santo, escono ad
intervalli dalla chiesa del Carmine per effettuare un
"pellegrinaggio" verso le principali chiese del Borgo Antico e
del Borgo Nuovo, dove sono allestiti i "sepolcri", altari della
reposizione. Sono incappucciati e il loro lento incedere a piedi
nudi, chiamato in dialetto "nazzecata", rappresenta e
caratterizza l'intero cammino penitenziale.
I Riti tarantini sono il racconto di un evento straordinario,
la vera espressione di un popolo che si riconosce nelle proprie
tradizioni. Migliaia di persone, che brulicano come mosche,
riempiono le piazze e colmano i cuori di sentimenti che solo in
questa occasione emergono.
Pasqua, il rio dei 'Perdoni' scalzi
Dal Giovedì Santo il pellegrinaggio e le processioni