Puglia

Bracciante, 'perdere lavoro è tragedia'

Confessione al pm, 'ora parlo ma temo di essere chiamata infame'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRANI, 23 FEB - Nel provvedimento cautelare che oggi ha portato all'arresto di sei presunti caporali, facenti parte quasi tutti di un'agenzia interinale, c'è la straziante confessione di una bracciante che ha commosso gli inquirenti tranesi e che fa emergere il tessuto economico di sfruttamento a cui sono sottoposti i braccianti, anche da parte delle agenzie interinali.
    Una volta sul pullman, nel momento in cui venivano distribuite le buste paga, "alcune donne - dice a verbale la testimone - si sono lamentate dei giorni mancanti, G. ha detto che noi lo sapevamo, quindi, non dovevamo lamentarci. Nessuna ha più parlato, anche perché si ha paura di perdere il lavoro, anche io adesso ho paura di perdere il lavoro e di essere chiamata infame. Ho un mutuo da pagare, mio marito lavora da poco, mentre prima stava in Cassa integrazione. Dovete capire che il lavoro qui non c'è e, perderlo, è una tragedia. Quindi, se molte di noi hanno paura di parlare è comprensibile".
   

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