Puglia

Csm processa Emiliano: governatore, prima volta che accade

'Non temo giudizio, non svolgo funzioni da 13 anni'

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 23 GEN - "Sono l'unico magistrato nella storia della Repubblica italiana eletto democraticamente dal popolo come Presidente della Regione, al quale la Procura generale della Cassazione contesta l'iscrizione ad un partito politico, nonostante non svolga le funzioni di magistrato da 13 anni causa l'espletamento di mandato elettorale". Lo afferma in una nota il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in riferimento al procedimento disciplinare avviato dal CSM nei suoi confronti.
    "In questi 13 anni ho sempre fatto politica all'interno di formazioni politiche assimilabili a partiti politici, prima liste civiche e poi nel PD a partire dal 2007 - prosegue - L'ho fatto sin dall'inizio richiedendo l'aspettativa anche se la legge non mi obbligava a farlo. L'aspettativa infatti serviva a far cessare l'esercizio delle funzioni ed a rispettare il divieto di iscrizione ai partiti per i magistrati. Ho avuto per questo un blocco di carriera che avrei evitato se avessi scelto di rimanere in servizio come la legge mi consentiva". 
"Secondo la teoria accusatoria -
aggiunge - dunque esisterebbero due tipi di politici in Italia.
Quelli che una volta eletti dal popolo hanno il diritto di
costruire la politica nazionale dentro i partiti ai sensi
dell'art. 49 della Costituzione, che recita,'Tutti i cittadini
hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per
concorrere con metodo democratico a determinare la politica
nazionale'. E quelli, che possono sì essere eletti, ma devono
rimanere da soli, senza la possibilità di fare politica in
partiti o gruppi parlamentari di partito". "Tra questi ultimi -
prosegue - ci sono solo i magistrati. Che dovrebbero dunque
farsi eleggere senza candidarsi in liste di partito o iscriversi
a gruppi parlamentari. Che differenza infatti vi sarebbe tra una
tessera di partito e la candidatura in un partito o l'iscrizione
ad un gruppo parlamentare?". "Non temo dunque il giudizio del
CSM al quale - conclude - mi rimetto con fiducia".

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