Puglia

Sanità: riordino; opposizioni, dimissioni assessore Emiliano

Dopo la seconda bocciatura nella Commissione del Piano

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 18 GEN - Le opposizioni di centrodestra e del Movimento 5 Stelle nel Consiglio regionale della Puglia attaccano duramente il Presidente della Regione, Michele Emiliano, dopo la seconda bocciatura nella commissione Sanità del Piano di riordino ospedaliero, che tra l'altro ha portato il presidente dell'organismo consiliare Pino Romano (Pd) ad annunciare le dimissioni. Secondo il gruppo dei Conservatori e Riformisti, "a dimettersi non deve essere Romano, che deve rimanere al suo posto, ma Emiliano che deve trarre le conclusioni da questa bocciatura. Ha fallito come assessore alla Sanità e deve quindi dimettersi da questo ruolo, anche perché la Puglia ha bisogno di un assessore a tempo pieno che sia attento alle esigenze del territorio pugliese, ma soprattutto che abbia il tempo di stare ad ascoltarlo".
    Forza Italia alla luce di quanto accaduto "chiede a chiare lettere il definitivo ritiro del Piano e le immediate dimissioni dell'assessore alla sanità. Dopo oltre un anno di discussioni, revisioni e bocciature, è arrivato il colpo di grazia al documento programmatico, affossato dal voto contrario non solo delle opposizioni, ma anche di alcuni esponenti della maggioranza. Questo ennesimo fallimento provoca le dimissioni anche del Presidente Romano, probabilmente il meno colpevole per una situazione di immobilismo che ha in Emiliano il solo responsabile".
    Per il Movimento 5 Stelle, "la seconda bocciatura di questo piano di riordino è un fallimento di Michele Emiliano da assessore alla Sanità. Questa bocciatura e le dimissioni del presidente Romano dimostrano ancora una volta la debolezza di questa maggioranza, puntualmente spaccata quando si tratta di prendere decisioni di fondamentale importanza per la Regione".
    Secondo il capogruppo di Area Popolare, Giannicola De Leonardis, "questo nuovo stop all'intero impianto complessivo del Piano di riordino, nato male, rappresenta una dura sconfitta per l'esecutivo regionale, che deve far riflettere i pugliesi ben oltre le polemiche e le lacerazioni interne".
   

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