Puglia

"Binario unico è sicuro", faro su segnalazioni

Delrio, blocco telefonico rischioso. Una volta c'era il 'bastone'

Puglia, il binario unico dove è avvenuto lo scontro

Redazione Ansa

   Il binario unico è "sicuro". L'amministratore delegato delle Fs Italiane, Renato Mazzoncini, e il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, assolvono uno dei principali indiziati per il disastro ferroviario avvenuto in Puglia, il numero dei binari. Il ministro Graziano Delrio punta il dito sul sistema a blocco telefonico, "che lascia interamente all'uomo la gestione ed è tra i sistemi meno evoluti e più a rischio di regolazione della circolazione ferroviaria".

    In Italia, spiega il ministro, su 2.700 chilometri di ferrovia a binario unico, solo 600 chilometri sono ancora regolati dal sistema cosiddetto a blocco telefonico. "Il binario unico non è sinonimo di insicurezza - osserva Delrio - ci sono tratti attrezzati tecnologicamente che mantengono un livello di sicurezza tra i più elevati al mondo". Sulla stessa linea, l'a.d. delle Ferrovie sottolinea che "la polemica sul binario unico non ha senso, perché in Italia e nel resto del mondo la maggior parte delle linee sono a binario unico" e "il sistema di sicurezza non dipende dal numero dei binari". Entra più nello specifico il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini, che indica come "la mancanza di automazione è stata probabilmente una delle cause della tragedia".

   Il sistema a controllo telefonico prevede infatti il via libera per la partenza del convoglio con un messaggio telefonico registrato da parte del capostazione ed è una tecnologia esposta all'errore umano, ormai avviata al disuso. Per trovare un meccanismo più antiquato bisogna tornare al bastone pilota, che veniva consegnato a un treno se il successivo, sulla stessa tratta, doveva percorrerla in senso opposto. Il bastone veniva poi consegnato in stazione alla fine del percorso e costituiva la prova che la tratta fosse stata liberata.

   Il blocco telefonico è ancora operativo in alcune linee regionali, le cosiddette ex concesse, mentre la rete delle FS è completamente automatizzata e si basa per le tratte regionali sull'Scmt (Sistema di controllo di marcia del treno), un meccanismo che, in caso di pericoli, dà l'allarme al macchinista e, se questo non interviene, aziona automaticamente la frenatura di emergenza. Sull'Alta velocità è attivo un altro sistema, ancora più evoluto, chiamato Ertms (European Rail Traffic Management System), che si basa anche su tecnologie satellitari e di radiotrasmissione.

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