Puglia

Proteste in Salento per la costruzione di un "tempio crematorio"

Già bandita la gara comunale per l'impianto da realizzare a Botrugno

Redazione Ansa

 Sta suscitando proteste ed una mobilitazione dei cittadini del piccolo paese di Botrugno (meno di 3.000 abitanti a 40 km da Lecce) il progetto di realizzare un tempio crematorio a ridosso dell'abitato. Il movimento civico ApertaMente è sceso in campo chiedendo al Comune di sospendere la gara pubblica indetta per la realizzazione e la gestione del primo forno crematorio di defunti nel Salento e indire un referendum per ascoltare il parere dei cittadini.. "E' superfluo - spiega il presidente di ApertaMente Giovanni Colella - sottolineare che si tratta della salute nostra e dei nostri figli e che un'opera di questa rilevanza porterà degli stravolgimenti. A ciò si aggiunga che l'impianto di cui stiamo parlando sorgerà a poche decine di metri dalle abitazioni sia di Botrugno che di San Cassiano. Chiedere un coinvolgimento della popolazione è, forse, un atto violento?" >L'associazione chiede "la immediata revoca in autotutela del bando di gara; la convocazione di un Consiglio comunale aperto ai cittadini; l'avvio di un processo di confronto partecipato. Chiedono anche - affermano in una nota - di indire un referendum consultivo sulla questione. Si tratta - precisa Apertamente - di un investimento di circa 2 milioni e mezzo di euro per la realizzazione e la concessione trentennale dell'opera".
   

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