Puglia

Sanità: incontro Emiliano-sindacati su direttiva Ue lavoro

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 27 NOV - L'attuazione della delibera europea n. 161 del 2014 (riposo di 11 ore e 48 ore di lavoro settimanale), e l'avvio della discussione per una nuova politica sanitaria per mettere in sicurezza il sistema della salute in Puglia, sono stati gli argomenti discussi in un incontro svoltosi oggi tra il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Giovanni Gorgoni, e i rappresentanti sindacali del settore.
    "Dobbiamo cercare di mettere in sicurezza il sistema della salute della Puglia non solo per quest'anno - ha detto Emiliano - ma per un periodo un po' più lungo. Riorganizzare il nostro sistema sanitario ci consente anche di negoziare con il governo nazionale condizioni diverse per il riparto del fondo sanitario nazionale per il 2016. Finora abbiamo fatto un percorso serio, utile e riconosciuto dal ministero dell'Economia e Finanze, di risalita nella graduatoria dei Lea (Livelli essenziali di assistenza, ndr) che ci autorizza a pensare di avere una particolare credibilità nel porre questioni importanti sia alla conferenza Stato-regioni che al governo".
    Emiliano ha aggiunto che la direttiva europea "è sacrosanta per la tutela dei lavoratori e dei cittadini", augurando che alla Regione Puglia "venga dato il permesso di reagire a questa situazione. Ci vorrebbero nuove assunzioni - ha spiegato il governatore - che però sono vietate alle Regioni in piano operativo come la nostra. È evidente quindi che c'è la necessità di sbloccarle per tenere i reparti aperti. Il governo, pur sapendo che la direttiva stava diventando operativa, non ha predisposto alcun piano di emergenza. Siamo stati noi dalle Regioni a chiedere ai parlamentari pugliesi, che ringrazio, di fare gli emendamenti per sbloccare le assunzioni".
    Nel corso dell'incontro con i sindacati, il direttore del Dipartimento Promozione della salute Giovanni Gorgoni ha ricordato che nelle ultime settimane si sono svolte tre sessioni di confronto con le direzioni delle Asl pugliesi per le analisi dei fabbisogni, delle criticità e delle soluzioni organizzative.
    Il fabbisogno dei medici è stimato in 900 unità; le deroghe del 2014 erano 525, di queste ne sono state espletate solo la metà.
    (ANSA).
   

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