Puglia

Ecomafia: pm Bari,rifiuti da Campania interrati nel foggiano

In Salento smaltimenti abusivi ma 'non v'è traccia di veleni'

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 30 GIU - Nel distretto di Bari "abbiamo trovato e continuiamo a trovare rifiuti tombati provenienti dalla Campania". Lo ha detto il pm barese Renato Nitti, commentando i dati del rapporto Ecomafia 2015 di Legambiente presentato questa mattina a Bari.
    Nitti ha sottolineato, però, che sono "pochissimi i casi accertati di infiltrazioni di organizzazioni mafiose negli illeciti ambientali scoperti sul nostro territorio". Una delle più importanti indagini del 2014 riguarda proprio un traffico organizzato di rifiuti dalla Campania in Puglia, l'operazione 'black land', con migliaia di tonnellate di rifiuti speciali non trattati, provenienti da impianti di compostaggio e di stoccaggio e smaltiti illecitamente nel Foggiano. Continui gli accertamenti che hanno consentito di scoprire rifiuti pericolosi e non, tombati in diverse località: in una ex cava sita a Grottelline in agro di Spinazzola (Ba), nel Torrente Picone, in agro di Sannicandro di Bari, in area sottoposta a vincolo paesaggistico, e in località Santa Fara nel Comune di Bari, dove è stato trovato anche amianto frantumato. E ancora l'inchiesta 'Desert waste' su un traffico internazionale di rifiuti dal porto di Bari verso Libia e Iran.
    Il pm di Lecce Ennio Cillo ha aggiunto che nel Salento, "dopo l'allarme lanciato un anno fa dalle dichiarazioni di pentiti che parlavano di traffici di rifiuti tombati dalla Camorra in Puglia, abbiamo avviato un monitoraggio attento che ha consentito di verificare che non v'è traccia di quei veleni ma ci ha dato la possibilità di scoprire numerosi tombamenti abusivi di rifiuti, soprattutto scarti del calzaturiero"."La Puglia è una Regione sotto controllo - ha detto Cillo - Gli alti numeri raccontano le criticità ambientali di questo territorio ma dicono anche che c'è un controllo continuo".(ANSA).
   

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