Puglia

Coldiretti,non solo ulivo Francia blocca 102 specie

Parlamento si impegni per dichiarare stato di calamità naturale

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 7 APR - Dall'ulivo alla vite, ma anche fico, albicocco, mandorlo, pesco, agrumi, ciliegio, gelso e numerose piante ornamentali per un totale di 102 specie vegetali non potranno più essere esportate dalla Puglia in Francia per effetto del Decreto del Ministero dell'Agricoltura francese che è già stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare gli effetti della pubblicazione in Francia del Decreto del 2 aprile 2015 concernente la prevenzione dell'introduzione di Xylella fastidiosa (Well e Raju). Con la pubblicazione del provvedimento la lotta contro la Xylella fastidiosa, precisa l'organizzazione agricola, ''diventa obbligatoria ovunque e in modo permanente su tutto il territorio nazionale francese e viene vietata l'importazione, salvo deroghe, di piante specificate da paesi terzi dove la patologia è presente o la cui assenza non è garantita ma anche - denuncia la Coldiretti - l'introduzione di piante specificate originarie di zone delimitate o spedite all'interno dell'Ue dove la Xylella fastidiosa è presente come il Salento. Si tratta - sottolinea la Coldiretti - di un duro colpo all'economia ma soprattutto un pesante danno di immagine che rischia di alimentare una pericolosa e ingiustificata reazione a catena da parte di altri Paesi. Pesanti sono infatti le ripercussioni a carico del comparto delle piante ornamentali che - sottolinea Coldiretti - in Puglia ha raggiunto i 185 milioni di euro di valore, con un incidenza dell'11,4% del valore della produzione regionale su quella nazionale''. La Coldiretti chiede che ''l'immediato intervento nei confronti delle Autorità francesi e comunitarie sia accompagnato a livello nazionale, alla luce dei danni diretti ed indiretti che gravano sugli agricoltori, da un impegno di tutto il Parlamento affinché sia resa possibile la dichiarazione di stato di calamità naturale''. (ANSA).
   

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