Puglia

Acqua:microonde e droni,via perdite rete

Le prime trovano il guasto,i secondi ispezionano in pochi minuti

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 20 GEN - Microonde per la ricerca delle perdite sulla rete e droni del tipo per ricerche sottomarine ma opportunamente modificati, per ispezionare lo stato delle stesse: è il sistema sperimentale messo a punto dall'Acquedotto Pugliese in sinergia con uno spin-off dell'Università del Salento e società specializzate nel settore, i cui risultati sono stati presentati stamani a Bari ai giornalisti dall' amministratore unico di Aqp, Nicola Costantino. "Le perdite sulle reti sono un problema che a livello nazionale va peggiorando - ha spiegato Costantino - mentre la Puglia, partita da una situazione pesante a causa degli oltre 40mila chilometri di condotte idriche e fognarie con un'età media di più di 40 anni, ha ridotto le perdite grazie ad una serie di rifacimenti e ad una gestione intelligente delle reti". Il sistema per l'identificazione ed il monitoraggio delle perdite, denominato SIMPLe (System for Identifying and Monitoring Pipe Leaks) e realizzato come esperienza pilota su una nuova rete idrica in località Borgo Piave-Masseria Grande e Masseria Marangi, in territorio di Lecce, "si avvale di un approccio innovativo che al posto delle localizzazioni acustiche - ha spiegato Antonio De Leo, dell'Aqp - sfrutta i segnali elettromagnetici provocati dalla presenza di acqua libera fuoriuscita dalla conduttura in seguito a guasto o rottura. Il sistema permette una ricerca precisa, mirata, affidabile con un risparmio di tempo, sei chilometri monitorati in meno di 10 minuti, e con costi contenuti". Il drone usato per le ispezioni invece e' un Rov (Remotely operated vehicle) utilizzato per ricerche sottomarine opportunamente modificato: l'apparecchiatura telecomandata e' stata dotata di due telecamere laterali ed una frontale, sonar e controllo automatico di direzione e profondità. "Immerso in un tratto del canale principale dell'Aqp che convoglia il 30% dell'intera risorsa idrica dell'acquedotto ed interessa un milione e 300mila abitanti nelle province di Avellino, Foggia, Bat e Bari - ha riferito Luciano Venditti, dell'Aqp - il drone ha permesso l'esplorazione senza dover interrompere il flusso idrico, come invece di solito avviene. Se entrasse a far parte della routine si potrebbero esplorare tratti mai raggiunti in oltre 20 anni e si economizzerebbe visto che ogni interruzione costa tra 200mila e 250mila euro".

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