Puglia

Criminalità: Alfano, acceso un riflettore su Foggia

Alfano

Redazione Ansa

 "L'incontro è servito ad accendere un riflettore sulla città di Foggia. Un riflettore ancora più luminoso. Occorrerà un maggiore sforzo da parte di tutte le componenti dello Stato per aggredire la criminalità organizzata e contrastare le estorsioni". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al termine del vertice di ieri al Viminale con il sindaco di Foggia Franco Landella, il prefetto Luisa Latella, il questore Piernicola Silvis e il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto.
    Rispondendo ad una domanda sulla sicurezza in quel territorio, Alfano ha ricordato che "una risposta è già arrivata con l'arresto, l'altro giorno, di sette esponenti tra leader e gregari del clan Moretti-Pellegrino. E' una risposta molto forte che investe positivamente e da' luce nuova all'azione di contrasto nell'ambito della realtà foggiana. E' stato un grande risultato frutto del lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine ed è veramente qualcosa di eccellente. Ovviamente non ci accontentiamo di questo risultato, ma è da qui che dobbiamo partire".
    Tornando sullo sforzo da mettere in campo per contrastare la criminalità e, in particolare, il fenomeno delle estorsioni, il responsabile del Viminale ha spiegato che "questo è un obiettivo che noi ci stiamo dando e che pensiamo davvero possa vedere insieme le istituzioni elettive, il governo nazionale e anche i rappresentanti di categoria. L'impegno che prendiamo è quello di dire ai commercianti: 'se subite un estorsione denunciatela, noi vi proteggeremo. I commercianti devono essere certi che non riceveranno la ritorsione di quello che loro denunciano. Questo è un impegno solenne e morale che noi assumiamo perché pensiamo che la ribellione degli imprenditori, la ribellione dei commercianti, sia la leva per il riscatto. Non esiste uno Stato che ti libera, devi in qualche modo liberarti". 
   

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