Puglia

Imputato, non ricordo nulla

Psichiatra uccisa: finita con decine di coltellate

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 26 NOV - "Non so perché sono qui, mi hanno spiegato che ho ucciso una persona ma non ricordo quel momento".
    Vincenzo Poliseno ha pronunciato queste poche parole oggi, nell'ultima udienza del processo con rito abbreviato in cui è imputato con l'accusa di omicidio volontario della psichiatra barese Paola Labriola, uccisa il 4 settembre 2013, aggravato dalla crudeltà e dai futili motivi. La perizia psichiatrica eseguita dal professore di psicopatologia forense del Policlinico di Bari Roberto Catanesi, nonostante un accertato "disturbo della personalità con prevalenti tratti borderline-antisociali", lo ha ritenuto capace di intendere e volere. Il difensore dell'imputato, l'avvocato Filippo Castellaneta, ha chiesto comunque il riconoscimento della semi-infermità mentale. Dopo la discussione del pm Baldo Pisani che ha chiesto la condanna a 30 anni di reclusione, parola alla parte civile. L'avvocato Michele Laforgia ha quantificato in complessivi 1 milione 300mila euro il risarcimento danni nei confronti di marito, tre figli (di cui due gemelli minorenni) ed ex marito della vittima. Il gup Roberto Oliveri del Castillo si è ritirato in camera di consiglio e la sentenza è attesa per le 16.(ANSA).
   

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