Puglia

Petruzzelli:Comune,Fondazione continuerà a non pagare canone

Legale, è legittimo perché sentenza non ha cambiato nulla

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 22 NOV - Non è cambiato nulla anche dopo l'ennesima sentenza e la Fondazione Petruzzelli continua legittimamente a non pagare il canone alla proprietà. Così l'avv. Pierluigi Balducci, legale del Comune di Bari nelle controversia per il Petruzzelli, replica alle dichiarazioni dell'avvocato della famiglia Messeni Nemagna, proprietaria del teatro, dopo che la Corte d'appello di Bari, confermando la sentenza di primo grado del 2009, ha rigettato l'impugnativa della Regione Puglia (appoggiata da Provincia e Comune di Bari e dalla Fondazione Petruzzelli) per far dichiarare nullo il protocollo d'intesa tra Stato, enti pubblici e la famiglia Messeni Nemagna circa la ricostruzione e la gestione del teatro distrutto da un incendio doloso il 27 ottobre 1991.
    "Il Comune di Bari - scrive Balducci - ha vinto la causa citata dall'avvocato Amenduni, tanto è vero che ha ottenuto a suo favore la condanna al pagamento delle spese per la cifra di 7.000 euro. La sentenza di appello, a cui si fa riferimento, conferma la sentenza di primo grado, quindi ad oggi nulla è cambiato. La causa risulta nei fatti persa dalla signora Vittoria Messeni Nemagna, con riferimento all'asserito uso illegittimo del marchio 'Petruzzelli', questione da cui ha origine l'intero giudizio". Per quanto riguarda il Protocollo d'intesa, Balducci precisa che "se nulla è cambiato, la Fondazione Petruzzelli continuerà legittimamente a non pagare il canone".
    La questione del Protocollo, spiega Balducci, è oggetto del giudizio promosso dalla famiglia Messeni Nemagna nei confronti della delibera del Consiglio comunale n.33 del 2010, con la quale si annulla la ratifica dello stesso Protocollo dichiarandolo improduttivo di effetti. Nella stessa delibera "il Comune dichiara anche la decadenza della cessione dell'area, su cui era è stato costruito il teatro, nei confronti dei Messeni Nemagna". "Erroneamente - aggiunge il legale - la famiglia Messeni Nemagna ha contestato questa deliberazione consiliare davanti al Tar Puglia, che ha rimesso la questione davanti al Tribunale civile di Bari. Questione tutt'ora pendente". Balducci sottolinea infine che la Corte di appello di Bari, pur rigettando l'appello della Regione Puglia, ha precisato che "il Comune di Bari ben può procedere attraverso l'adozione di atti che dichiarino la decadenza della cessione in superficie del suolo, cosa già fatta nel 2010 unitamente alla revoca della delibera di ratifica del protocollo d'intesa siglato nel 2002". (ANSA).
   

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