Professioni

Pmi: sindacati commercialisti, male nuovo Albo gestori crisi

Svuotate di contenuto professioni ordinistiche, specie la nostra

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 31 GEN - Plauso unitario dei sindacati dei commercialisti (Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Unagraco, Sic, Ungdcec e Unico) per "le recenti posizioni assunte da tutti i rappresentanti della nostra categoria, e da ultimo anche dal Consiglio nazionale - con la nota contenente le osservazioni critiche alla circolare del ministero della Giustizia del 20 gennaio - su temi per i quali da anni ci battiamo senza avere mai ricevuto adeguate risposte dalle Istituzioni", visto che "le storture del nuovo Albo dei gestori della crisi d'impresa, istituito presso il ministero della Giustizia, a nostro avviso, sono soltanto l'ultima tappa di un processo in campo da anni, volto a svuotare di contenuto le professioni ordinistiche e, in particolare, quella dei commercialisti". Lo si legge in una nota delle associazioni, che evidenziano come il Ministero "deteneva già il farraginoso Albo degli amministratori giudiziari, diviso in due sezioni, quella ordinaria e quella degli esperti in gestione di aziende" e nell'imminente attesa dell'avvio dell'Albo previsto dei gestori della crisi, "con provvedimento direttoriale dell'agosto 2022, è stata istituita la Banca dati dei professionisti interessati a svolgere, incarichi di commissario liquidatore, commissario governativo e liquidatore di enti cooperativi su mandato del ministero dello sviluppo economico Il paradosso è che sono stati creati 5 elenchi/albi ed una Banca dati per attività già svolte comunemente dai commercialisti, o evoluzioni di attività già nel patrimonio professionale della categoria", si sottolinea. "Siamo assolutamente favorevoli ai percorsi formativi qualificanti sulle singole novità legislative, ma le competenze giuridico-economiche vanno riconosciute una volta per tutte", e perciò, ipotizzano i sindacati, "creare delle sezioni di commercialisti specializzati, dentro il nostro Albo e non fuori, consentirebbe di poter dire al Legislatore che, per svolgere tutte le funzioni prima citate, basterà essere commercialista e poi saranno gli Ordini (sotto la regia del Consiglio nazionale) a curare l'iscrizione alla sezione specialistica dell'Albo, a verificarne i requisiti, ad erogare la formazione, o a verificare l'esperienza", termina la nota. (ANSA).
   

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