Professioni

Assindatcolf, 'risparmi fino a 5.000 euro con le deduzioni'

'Nel 2024 stangata su retribuzioni di badanti e baby sitter'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 MAG - Dedurre (integralmente) le spese per i lavoratori domestici sarebbe estremamente vantaggioso per gli italiani, e creerebbe un "circolo virtuoso", favorendo l'emersione dell'occupazione in 'nero': secondo Assindatcolf, infatti, se le famiglie del nostro Paese potessero portare in deduzione fiscale non soltanto i contributi, bensì tutto il costo sostenuto per l'assistenza di una badante, o di una baby sitter, "potrebbero risparmiare tra i 2.000 ed i 5.000 euro l'anno, a seconda della fascia di reddito, contrastando così gli aumenti retributivi e contributivi scattati da gennaio 2023" in favore degli addetti del settore, che nel 2024 subiranno un nuovo deciso incremento a causa dell'inflazione. L'associazione ne parla questa mattina, a Roma, nel corso del convegno, "Lavoro domestico, non autosufficienza e natalità in Europa: modelli a confronto", occasione per presentare il terzo capitolo del rapporto 2023 "Family (Net) work - Laboratorio su casa, famiglia e lavoro domestico", a cura di Effe (European Federation for family employment & home care), partner del progetto editoriale insieme al Censis, alla Fondazione studi dei consulenti del lavoro e al Centro studi e ricerche Idos.
    "Prendendo l'esempio di una baby sitter assunta per coprire l'orario extra scolastico nel caso di genitori entrambi lavoratori (4 ore, 5 giorni la settimana) e considerando gli aumenti retributivi e contributivi scattati da gennaio 2023, una famiglia arriva a spendere 9.685,31 euro l'anno (8.458,11 retribuzione + 1.227,20 contributi)", ma col sistema fiscale attuale il datore di lavoro "ha la possibilità di portare in deduzione unicamente una parte dei contributi versati, per un massimo di 1.549,37 euro"; se, al contrario, potesse farlo per intero (non solo i contributi, ma anche le retribuzioni, ferie, tredicesima e tfr) "si potrebbe determinare un risparmio fino a circa 4.000 euro l'anno nel caso di redditi fino a 35.000 euro, o di 2.100 euro fino a 25.000 euro di reddito, scendendo addirittura sotto la no tax area nel caso di reddito fino a 15.000 euro", segnala Assindatcolf. (ANSA).
   

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