Professioni

Equo compenso: Ungdcec (commercialisti), legge è buon inizio

Convegno oggi al Senato sulle pari opportunità nella professione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 FEB - "La normativa sull'equo compenso che disciplina le tariffe minime per evitare la guerra al ribasso è un buon inizio, ma ci sono criticità che devono essere superate: crediamo, infatti, che la legge contenga una falla che indebolisce i liberi professionisti, gli unici obbligati a rispettare le tariffe, al contrario delle società di revisione o dei Caf. Per questo, alle istituzioni chiediamo una norma che tuteli la categoria, che venga concertata con i giovani commercialisti e possa riferirsi anche ai provvedimenti disciplinari applicati in caso di violazione". Parola del presidente dell'Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ungdcec) Matteo De Lise, che ha aperto il convegno "Le Pari opportunità nel mondo professionale oggi e domani", nella sede del Senato di Palazzo Giustiniani, promosso dal senatore di FdI Marco Silvestroni. Durante la tavola rotonda, condotta dalla numero due del sindacato professionale Sonia Mazzucco, fra gli altri, la deputata del Pd Chiara Gribaudo ha parlato, in merito al testo sulla giusta remunerazione delle prestazioni professionali (approvato alla Camera il 25 gennaio e ora al vaglio del Senato, ndr), che "c'è un perimetro limitato nell'applicazione della legge, che bisogna allargare", ma "le politiche a favore dei lavoratori autonomi non possono essere circoscritte all'equo compenso, va costruito un nuovo modello di welfare", mentre a giudizio del collega onorevole di FdI Andrea de Bertoldi "pari opportunità non significa soltanto quote rosa, ma uguali condizioni di partenza nella professione" e l'equo compenso "garantisce e permette le pari opportunità". (ANSA).
   

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