Veneto

Feltre, il doposcuola comunale diventa “on line”: nel progetto protagonisti anche i ragazzi con Dsa

ANCI Veneto

Anche il doposcuola cambia pelle e si adatta alle nuove modalità imposte dall’emergenza collegata all’epidemia di Coronavirus. 
Come noto, il Comune di Feltre promuove il servizio di doposcuola comunale denominato "Pomeriggi al Centro Giovani", rivolto a ragazze e ragazzi residenti nel Comune di Feltre che frequentano la scuola secondaria di 1° grado. Grazie al finanziamento concesso da Fondazione Cariverona al Progetto “Una comunità a sostegno della famiglia”, il servizio doposcuola è potenziato anche con una specifica attenzione agli alunni con certificazione DSA – Disturbi Specifici di Apprendimento. E sono proprio questi ragazzi che stanno maggiormente soffrendo della chiusura delle scuole e dello “stop” imposto a tutte le attività formative imposti dallo scorso 24 febbraio.

Come intervenire dunque in questa fase?
Con la Cooperativa Sumo che gestisce il servizio di doposcuola è stata così concordata la rimodulazione del progetto dando spazio alla didattica on line.
I ragazzi aderenti al momento sono 13, di cui 5 certificati DSA, che saranno divisi in 4 gruppi. A ognuno dei 4 gruppi saranno dedicati 8 incontri in aprile e 8 incontri in maggio per un totale di 80 ore in presenza, valutate come 160 ore in modalità on line.
L’iniziativa è tutt’altro che semplice, visto che è necessario un consistente lavoro preparatorio da parte degli operatori per le difficoltà nella gestione di ragazzi che provengono da classi e scuole diverse, e in particolare per i ragazzi certificati che necessitano di una particolare azione di motivazione e accompagnamento.

“L'emergenza legata all'epidemia di Covid-19 ci pone difronte a nuove sfide sia educative che sociali”, commenta l'assessore alle politiche giovanili del Comune di Feltre Giorgia Li Castri; “tra queste – aggiunge l'assessore – quella del sostegno educativo e formativo ai nostri ragazzi con modalità nuove. La rimodulazione del servizio di doposcuola nella forma “a distanza”, non solo ci consente di continuare nell'azione già intrapresa da mesi, e molto apprezzata sia dai ragazzi che dalle loro famiglie, ma anche di “reinventare” una forma di sostegno educativa che porterà certamente importanti novità e vantaggi anche per il futuro, quando l'emergenza sanitaria sarà rientrata”, conclude l'assessore Li Castri.

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