Veneto

CRV - Bonifica e tutela del territorio. Emissioni odorigene. Edificabilità zone agricole.

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia 15 apr. 2021 - La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (ZP), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), ha esaminato e votato a maggioranza, senza voti contrari, la Proposta di legge, di iniziativa del consigliere Marco Dolfin (LV), “Modifiche alla L.R. 8 maggio 2009, n 12, 'Nuove norme per la bonifica e la tutela del territorio'”. Gli articoli votati (art. 1 e art. 3) del Pdl verranno ora trasmessi alla Prima commissione per acquisire il parere di competenza sulla neutralità finanziaria della norma in vista della sua definitiva approvazione. Sul Progetto di legge, già illustrato nella precedente seduta, sono stati acquisiti i pareri favorevoli del Consiglio delle Autonomie Locali – CAL - e della Terza commissione. Vengono aggiunti due commi all’articolo 34, in relazione all’esecuzione e al mantenimento di opere minori, in capo ai privati e nel caso di inerzia degli stessi, funzionali alla salvaguardia del territorio. L’obiettivo è quello di attribuire alla Regione un ruolo di promotore e facilitatore per la stipula di convenzioni e accordi di programma con comuni e consorzi di bonifica per la progettazione ed esecuzione degli interventi incidenti sul reticolo idrografico minore di competenza di privati, funzionali alla tenuta complessiva del sistema di sicurezza idraulica.

Alla presenza dell’Assessore regionale al Territorio e all’Urbanistica Cristiano Corazzari e dei rappresentanti delle competenti Strutture, è proseguito l’approfondimento del provvedimento della Giunta “Atti di indirizzo, ai sensi dell'articolo 50, comma 1, della L.R. 23 aprile 2004, n. 11, 'Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio', modifiche e integrazioni in materia di edificabilità delle zone agricole”.

Come richiesto nella precedente seduta, sono stati forniti chiarimenti e risposte da parte della Struttura tecnica. Su iniziativa del presidente Rizzotto, è stato chiesto il parere di ANCI in merito al ruolo dei comuni. “Trovo sbagliato gravare gli Enti locali di eccessivi adempimenti che, spesso, esulano dalle loro competenze - ha evidenziato Silvia Rizzotto - In vista di un’ampia condivisione, verranno svolti ulteriori approfondimenti su un provvedimento importante e complesso, con il coinvolgimento anche dei piccoli comuni, chiamati a rapportarsi con la Regione”.

Vengono inserite modifiche e integrazioni in materia di edificabilità delle zone agricole, relative alle distanze tra allevamenti zootecnici, anche rispetto ad aree non a vocazione agricola, semplificando, per superare i dubbi interpretativi, e aggiornando dal punto di vista tecnologico la valutazione degli insediamenti. Viene così tutelato l’ambiente, contenendo le emissioni e il consumo di suolo agricolo, nonché il benessere degli animali, nel rispetto delle normative europee.

L’Assessore regionale all’Ambiente Gianpaolo Bottacin ha illustrato il Disegno di legge della Giunta “Misure per la prevenzione e limitazione delle emissioni odorigene in atmosfera”, ai sensi dell'articolo 272 bis del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n 152, 'Norme in materia ambientale' e successive modificazioni. Il provvedimento, che è perfettamente in linea con la normativa statale, distingue tra due tipologie di attività: la prima, riguarda stabilimenti che producono emissioni odorigene e che non dispongono di una specifica autorizzazione ambientale; la seconda, invece, interessa attività che dispongono già di una specifica autorizzazione ambientale.

L’articolo 272-bis Testo Unico Ambientale (D.lgs. n. 152 del 3 aprile 2006), dispone che la normativa regionale o le autorizzazioni possano prevedere misure per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene degli stabilimenti che le producono.

Contestualmente, è stata illustrata una Proposta di legge affine, di iniziativa della consigliera Cristina Guarda (EV), “Disposizioni per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene da attività antropiche”, con l’obiettivo, nel rispetto del quadro normativo nazionale, di porre in essere misure adeguate, anche preventive, in grado di risolvere le problematiche causate dalle emissioni odorigene. Tali emissioni, infatti, provocano disagio e limitano il diritto dei cittadini all’ambiente, compromettendo la qualità della vita, con riflessi negativi anche per la salute delle persone.

La commissione, dopo votazione unanime, procederà ora a un esame congiunto delle due proposte normative affini, con il Pdl della Giunta assunto quale testo di riferimento.

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