Veneto

CRV - Si conclude una legislatura da record: 2015-2020, cinque anni molto produttivi - 1

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Politica – Si conclude una legislatura da record: 2015- 2020, cinque anni molto produttivi che hanno dato ai cittadini risposte concrete e tempestive, aspettando l’autonomia - 1

(Arv) Venezia 23 lug. 2020  -  “258 sedute del Consiglio regionale, 242 leggi approvate, 264 progetti di legge, 102 proposte di deliberazione amministrativa, 5 regolamenti, 541 pareri alla Giunta, 312 mozioni, 68 risoluzioni. E ancora: sono state evase 830 interrogazioni a risposta immediata, il 79% di quelle presentate, 785 interrogazioni a risposta scritta, l’86%, 15 interpellanze, 396 ordini del giorno discussi (approvati il 74%), 8077 votazioni e 77 nomine effettuate”.
Questi i numeri dati dal Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Ferro Fini. Erano presenti i componenti dell’Ufficio di Presidenza e i Presidenti delle commissioni. “A dimostrazione del grande lavoro svolto dall’Assemblea Legislativa Veneta nell’ultimo quinquennio”, ha esordito il Presidente del Consiglio.
“Sicuramente, il momento più caratterizzante e qualificante di questa legislatura è stato il referendum popolare sull’autonomia, dell’ottobre 2017, dopo i tentativi falliti di far votare i veneti, del 1992 e 2000 – ha sottolineato Ciambetti – Perché l’autonomia è un sentimento molto sentito ed è radicato nella nostra regione in modo assolutamente trasversale. E ricordo con piacere la seduta sulla Marmolada del 24 settembre 2018, al Museo della Grande Guerra di Punta Serauta, Rocca Pietore. Evidenzio come il Veneto abbia fatto leggi che sono state prese a modello anche da altre regioni”.
“Abbiamo affrontato dure battaglie politiche, una su tutte per l’approvazione del progetto di legge n. 23 sulla riorganizzazione della sanità veneta – ha ricordato il Presidente –  la seduta più lunga, che ci ha visto impegnati 5 mesi: 37 sedute, 130 ore di dibattito in aula. Ma la riforma è risultata decisiva allo scoppio dell’epidemia da Coronavirus, consentendo al Veneto di arginare la pandemia”.
“Abbiamo approvato grandi piani e leggi attese da tantissimi anni, come appunto la riforma sanitaria, che ha ridotto il numero delle Ulss e razionalizzato la spesa, la revisione della disciplina urbanistica, con particolare attenzione al contenimento del consumo di suolo e all’ambiente; il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, atteso dal 1992; il Piano Regionale dei Trasporti, aspettato dal 1990 – ha continuato Ciambetti – Senza dimenticare la nuova legge quadro sulla Cultura, che ha dato omogeneità a una congerie di norme ed è stata appezzata da tutti gli operatori del settore. Il Veneto è stato capofila nell’approvazione della legge n. 19/2019, che ha rideterminato gli assegni vitalizi e di riversibilità. Sottolineo la normativa sul controllo di vicinato, approvata all’unanimità e molto apprezzata dai territori, e ricordo che il Consiglio regionale ha meritato la certificazione di qualità ISO9001:2015”.
“Grazie a una macchina organizzativa efficiente siamo riusciti a gestire bene le grandi emergenze – ha concluso Roberto Ciambetti - come l’acqua granda del 12 novembre 2019, che ci ha sorpreso mentre eravamo impegnati in aula; durante l’emergenza sanitaria la nostra attività è continuata, con 15 sedute da remoto e 24 leggi approvate; abbiamo garantito risposte rapide ai territori del veneziano colpiti dal tornado dell’8 luglio 2015; abbiamo saputo fronteggiare la tempesta Vaia del 27 e 28 ottobre 2018. Senza dimenticare le commissioni speciali di Inchiesta su importanti temi: banche, pfas e residenze sanitarie per anziani. Abbiamo garantito il pieno supporto alla Giunta per sostenere la candidatura Unesco delle Colline del prosecco e di Milano/Cortina alle Olimpiadi invernali 2026”.

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