Veneto

CRV - Legge speciale per Venezia: il Consiglio regionale rialloca le risorse finanziarie disponibili

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

CRV – Legge speciale per Venezia: via libera alla riallocazione di risorse finanziarie rese disponibili dalla revoca di precedenti assegnazioni relative ad interventi non realizzati

(Arv) Venezia 21 lug. 2020 -  Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato a maggioranza, con 31 voti favorevoli e 15 astenuti, la Proposta di Deliberazione Amministrativa della Giunta regionale n. 124: “Legge speciale per Venezia. Proposta di riallocazione di risorse finanziarie rese disponibili dalla revoca di precedenti assegnazioni relative ad interventi non realizzati”, che era stata licenziata dalla Seconda commissione. 
La PDA è stata illustrata in aula dal Relatore Franco Gidoni (LN): “Vengono riallocate risorse finanziarie, per un importo complessivo di € 28.688.972,39, a valere sui finanziamenti della Legge Speciale per Venezia, rese disponibili da revoche di precedenti assegnazioni, relative ad interventi non realizzati a partire dall’anno 1995. Le risorse riallocate andranno a finanziare una serie di interventi di bonifica ambientale dei territori: in particolare, si evidenziano gli interventi di bonifica a Pernumia, 7 milioni per lo smaltimento dei rifiuti presso la C&C, e a Marcon, 2,5 milioni per la messa in sicurezza del sito ex nuova Esa”.
Il Correlatore Bruno Pigozzo (PD) ha appoggiato il provvedimento, pur osservando come sarebbe stato opportuno “un maggiore approfondimento per entrare nel merito di alcuni interventi emergenziali. Do atto comunque del buon lavoro portato avanti e sono particolarmente favorevole agli interventi di bonifica ambientale a Marcon e a Pernumia. Il nostro sarà un voto di benevola astensione”.
Maurizio Conte (FI/VpA) ha evidenziato “i sette milioni che garantiscono la definitiva soluzione della criticità ambientale della ex C&C di Pernumia: l’obiettivo della Regione dovrà ora essere quello di attivare le dovute azioni legali nei confronti di chi ha operato in modo illecito per recuperare le risorse sottratte”. Sulla stessa linea Piero Ruzzante (Il Veneto che vogliamo/Lorenzoni presidente), che ha anche ricordato come “la Legge Speciale per Venezia è nata dalla convinzione che la salvaguardia della città e della sua laguna fosse prioritaria per tutelare un patrimonio dell’umanità unico nel suo genere. Dobbiamo tornare a garantire il finanziamento che dal 2011 non viene più erogato, tornando a fare squadra per difendere il territorio lagunare, accantonando gli interessi politici di parte”. 
Andrea Zanoni (PD) ha denunciato come “gli ingenti finanziamenti necessari per bonificare la C&C di Penumia e la ex nuova Esa di Marcon/Marghera sono stati garantiti dai cittadini veneti con le loro risorse, per rimediare a danni ambientali provocati da singoli soggetti privati, che non hanno mai pagato per gli abusi perpetrati”
Manuel Brusco (M5S) ha ricordato che “il Movimento 5 Stelle ha sempre difeso le tematiche ambientali, le risorse naturali, anche con denunce spesso non ascoltate: auspico che nella prossima legislatura ci sia più collaborazione per difendere l’ambiente”.
Il Consiglio regionale ha anche approvato, con 29 voti favorevoli, 3 contrari e 12 astenuti, la Relazione n. 195 “Legge Speciale per Venezia. Relazione sullo stato di attuazione degli interventi finanziati con i fondi della Legge Speciale per Venezia. Rendicontazione con aggiornamento al 2° semestre 2019”, già licenziata dalla Seconda commissione.
Il Rend è stato illustrato in aula da Franco Gidoni (LN) e dal Correlatore Andrea Zanoni (PD). 
Il Relatore Gidoni ha spiegato che “la periodica rendicontazione analizza l’utilizzo dei Fondi previsti dalla Legge Speciale per Venezia: la documentazione attesta l’andamento e la ripartizione della spesa: gli investimenti più importanti sono stati destinati a fognature, depurazione e interventi sul territorio. È contenuto uno studio ambientale, realizzato da Arpav sul Bacino scolante. È stata attenzionata la composizione chimica delle acque superficiali e sotterranee, registrando un miglioramento progressivo della qualità delle acque, anche se vi è stato un lieve incremento delle sostanze fitosanitarie ed erbicide presenti. È stato poi analizzato lo stato ecologico, nel triennio 2017/2019, della Laguna veneta nella sua suddivisione in corpi idrici: la situazione riscontrata è di netto miglioramento rispetto al passato”.
Per il Correlatore Zanoni “si tratta di una relazione veramente importante che fa sintesi dei monitoraggi ambientali fatti nel bacino scolante. Lo stato delle acque rivela residui di sostanze chimiche, per lo più pesticidi, un aspetto preoccupante su cui bisogna intervenire”.

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