Veneto

CRV - Il saluto del Presidente Ciambetti nell’ultima seduta della decima legislatura

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

CRV – Il saluto del Presidente Ciambetti nell’ultima seduta della X legislatura del Consiglio regionale del Veneto

(Arv) Venezia 21 lug. 2020 - “Con quella di oggi, abbiamo raggiunto le 258 sedute della plenaria del Consiglio regionale. Ne abbiamo fatto di strada dalla seduta del 26 giugno 2015. E’ stato uno sforzo complessivo notevole, in quelle che è la legislatura dei Record e non solo per la sua durata anomala”. Ha iniziato con queste parole il presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti il suo saluto finale all’aula impegnata nell’ultima seduta della X legislatura, prima di aprire la discussione sul progetto di legge 521 ““Incremento delle risorse destinate alla remunerazione del personale dipendente impegnato nell'emergenza epidemiologica da COVID-19” ultimo provvedimento approvato in maniera chiaramente simbolica dall’assemblea legislativa veneta. “Io devo ringraziare tutti i consiglieri per l’impegno profuso e per il contributo dato al dibattito e al varo di numerose leggi che, in alcuni casi, attendevano da decenni la loro approvazione, per non parlare di quanto abbiamo fatto per l’Autonomia regionale segnando una data storica con il referendum dell’ottobre 2017 – ha spiegato Ciambetti - Ma importante è stata anche l’opera svolta in questi ultimi mesi in cui il Consiglio si è sempre informato sull’andamento dell’epidemia, facendosi parte diligente anche di collegamento tra il territorio, le istituzioni locali e la Regione. Con questo voglio dire che questa Decime legislatura è stata segnata da una grande qualità del confronto, che ha visto un simbolo non solo nella produzione legislativa, ma anche nelle commissioni speciali d’inchiesta che hanno affrontato temi spinosi, dal crack delle banche popolari, all’inquinamento da Pfas fino all’ultima commissione sui decessi causa Covid-19 nelle Rsa. Non voglio rubarvi altro tempo: di noi rimarrà il lavoro che abbiamo svolto e devo ringraziare l’Ufficio di Presidenza, i capigruppo e i presidenti e vicepresidenti delle Commissioni che hanno lavorato in maniera indefessa e che mi hanno fornito un valido aiuto e sostegno: lavorare con voi non sempre è stato facile, ma se guardo indietro a questi cinque anni trascorsi assieme posso dire che non abbiamo sprecato il nostro tempo e tutti abbiamo onorato il mandato ricevuto.  Un ringraziamento sentito e sincero al segretario generale e i dirigenti del Consiglio, al personale dei gruppi, nonché a tutti i dipendenti, che hanno dimostrato sempre professionalità, pazienza e grande disponibilità.  Infine un invito: non guardiamo a questo giorno come a una conclusione, ad una fine, ma come ad un inizio di una nuova stagione, come spiegano i versi di Thomas Stern Eliot dai quattro Quartetti: “Ciò che chiamiamo principio | spesso è la fine, e finire | è cominciare” Qualunque sia la strada che oggi iniziate a tutti un sincero in bocca al lupo e grazie ancora per quanto avete fatto.”  

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