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CRV - Approvato il Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2019

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

CRV - Approvato il Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2019

(Arv) Venezia 20 lug. 2020 -  Il Consiglio regionale del Veneto, riunito oggi a palazzo Ferro Fini, ha approvato a maggioranza, con 30 voti favorevoli e 13 contrari, il Progetto di Legge n. 514 “Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2019”, illustrato in aula dal Relatore, Alessandro Montagnoli (LN), e dal Correlatore, Stefano Fracasso (PD), già licenziato dalla Prima commissione. Il Pdl è stato deliberato dalla Giunta regionale il 19 maggio 2020.

Il Rendiconto generale, secondo i dettami del D.Lgs n. 118/2011, è composto dal: Conto del bilancio, con i relativi allegati, che dimostra i risultati finali della gestione sotto l’aspetto finanziario e fornisce informazioni di natura strettamente contabile; Conto economico, che evidenzia le componenti positive e negative della gestione di competenza economica dell'esercizio considerato; Stato patrimoniale, che rappresenta la consistenza del patrimonio al termine dell'esercizio.

Il Relatore Montagnoli ha sottolineato come “il Rendiconto contiene dati molto positivi e dimostra la corretta gestione portata avanti dalla Regione anche in assenza di autonomia e tenendo conto che il Veneto non applica l’Addizionale Irpef. Soprattutto, evidenzio il dato positivo del Fondo cassa: 1 miliardo e 349 milioni, che permette di pagare le fatture con tempestività, entro 17 giorni di media. Il Veneto ha un bilancio sano, garantisce ai cittadini un ottimo livello dei servizi e si dimostra così pronto a ricevere l’autonomia”.

Il Correlatore Stefano Fracasso, pur ammettendo che “indubbiamente il Rendiconto dimostra come la Regione abbia tenuto i conti in modo corretto”, pur tuttavia ha denunciato come “dal punto di vista politico, l’avanzo di cassa di oltre un miliardo in realtà non è rimasto nelle tasche dei veneti, costretti a pagare di tasca propria le rette per le case di riposo; non è rimasto agli studenti, che non godono di misure atte a garantire il diritto allo studio. È stato investito poco in cultura, anche alla luce di quanto messo a disposizione dalle altre regioni. Restano ancora Project Financing molto elevati in ambito sanitario”. “Pensiamo che nei documenti di bilancio sarebbe opportuno reintrodurre la distribuzione territoriale della spesa regionale, per consentire un controllo politico che garantirebbe un miglioramento della qualità della spesa”, ha concluso Fracasso.

Piero Ruzzante (Il Veneto che vogliamo/Lorenzoni presidente) ha espresso preoccupazione “per quello che potrà essere il bilancio regionale dei prossimi anni”. “Non condivido che gli enti pubblici possano avvalersi di strumenti di finanza derivata: negli ultimi dieci anni, abbiamo regalato quasi 100 milioni di euro alle banche invece di destinarli alle persone bisognose – ha denunciato il consigliere – Dobbiamo evitare di arricchire ancora di più le banche: ho presentato un ordine del giorno per rivalutare gli interessi passivi che continuiamo a pagare, anche alla luce del giudizio di parificazione della Corte dei conti”.

Marino Zorzato (FI/Area Popolare) è intervenuto per rivendicare “l’orgoglio personale per il fatto che il Veneto in questa legislatura non ha mai applicato l’Addizionale Irpef”.

Jacopo Berti (M5S) è tornato sul problema dei derivati, chiedendo che “venga chiesto l’annullamento di questi strumenti finanziari assunti dalla Regione, anche alla luce di una recente sentenza della Cassazione che ne accorda la facoltà”.

Per il vicepresidente della Regione e Assessore al Bilancio Gianluca Forcolin, “il Rendiconto dimostra complessivamente un ottimo risultato di amministrazione. Inoltre, la diminuzione del debito autorizzato non contratto permette di aumentare le disponibilità finanziarie”. L’Assessore ha sottolineato come “il giudizio di parificazione della Corte dei conti non ha sollevato alcuna importante criticità nel bilancio regionale, ma ha espresso semplici osservazioni, anche in tema di derivati: questi strumenti finanziari dovranno essere discussi da un apposito Tavolo tecnico, come peraltro stabilito dalla Conferenza Stato- Regioni. Evidenzio infine che le poche risorse a disposizione sono state trasferite per sostenere il sociale e il Terzo Settore”.

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