Veneto

CRV - Ratificata intesa in materia di navigazione interna sul fiume Po

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

CRV - "Ratificata intesa tra Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte per l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di navigazione interna sul fiume Po"

(Arv) Venezia 23 giu. 2020 -     Il Consiglio Regionale del Veneto si è riunito oggi a palazzo Ferro Fini e ha approvato il Progetto di Legge della Giunta n. 496 “Ratifica dell'Intesa interregionale tra le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte per l'esercizio delle funzioni amministrative regionali in materia di navigazione interna interregionale sul fiume Po e Idrovie collegate. Abrogazione della L.R. 27 giugno 1997, n. 23”. La proposta normativa, già licenziata dalla Seconda commissione consiliare permanente, è stata illustrata in aula dal Relatore, Francesco Calzavara (ZP), e dal Correlatore, Graziano Azzalin (PD). Calzavara ha inquadrato la legge sintetizzandone l’obiettivo: “Raggiungere una intesa tra le Regioni attraversate dal fiume Po che coordini i diversi interventi per la navigazione interna”. Azzalin ha invece denunciato come la Regione Veneto non abbia mai affrontato seriamente il problema della bacinizzazione del fiume Po, ovvero degli interventi finalizzati alla sua navigabilità, tramite un sistema di sbarramento delle dighe. “Questi interventi potrebbero avere gravi ripercussioni ambientali, soprattutto per il litorale e la pesca, e quindi la Regione deve assumerli come priorità politica, coinvolgendo la competente commissione consiliare. Va salvaguardata la biodiversità del territorio, che ha riflessi positivi sotto l’aspetto economico, della sicurezza e della pescosità delle acque”. I consiglieri Patrizia Bartelle (IIC) e Piero Ruzzante (Veneto 2020/Leu) hanno condiviso la posizione del Correlatore e le preoccupazioni palesate in ordine agli interventi sul fiume Po. In particolare, per Ruzzante “il fiume Po è una risorsa importante per il nostro territorio e merita maggiore attenzione. Anche perché il sistema idroviario può veramente rappresentare una via di trasporto delle merci alternativa a quella su gomma; può contribuire al rilancio del sistema portuale della regione. Nutro invece perplessità sulla possibilità di veto da parte del Piemonte, a fronte di una sua partecipazione minima rispetto alle altre regioni: il provvedimento, comunque, è condivisibile nel suo complesso”.

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