Veneto

CRV - Votata la modifica della Legge Elettorale

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

CRV - "Votata la modifica della Legge Elettorale: il Decreto che indice le Elezioni pubblicato nel BUR almeno 50 giorni prima del giorno delle consultazioni"

(Arv) Venezia 27 mag. 2020 -   In mattinata, il Consiglio Regionale del Veneto, riunito a palazzo Ferro Fini, ha votato a maggioranza il Progetto di Legge n. 512 “Modifiche della Legge Regionale 16 gennaio 2012, n. 5, ‘Norme per l'elezione del Presidente della Giunta e del Consiglio regionale’. Modifica articolo 11, comma 2”. Prima del voto, l’Assemblea Legislativa ha esaminato l’articolato e la relativa parte emendativa. Ricordiamo che ieri pomeriggio si era conclusa la discussione generale sul provvedimento. La proposta normativa anticipa ad almeno 50 giorni prima delle elezioni il termine per pubblicare nel BUR il Decreto del Presidente della Giunta regionale che indice le consultazioni. Il Presidente del Consiglio Regionale, Roberto Ciambetti, in apertura dei lavori, ha sottolineato come “alcuni emendamenti presentati non hanno molta attinenza con il titolo della Legge, che invece è molto puntuale”. Diversi emendamenti sono quindi stati ritirati dai proponenti, mentre altri sono stati votati dall’aula. Tra gli interventi che si sono succeduti a sostegno degli emendamenti presentati, Piero Ruzzante (Leu/Veneto 2020) e Simone Scarabel (M5S) hanno chiesto che “a partire dalla prossima legislatura vi sia incompatibilità tra la carica di consigliere regionale e quella di consigliere comunale, fatti salvi i comuni sotto i 15mila abitanti: la complessità e la vastità delle competenze giustificano il nostro emendamento”. Per i due consiglieri, invece, “va soppressa l’incompatibilità tra consigliere regionale e assessore della Giunta, dato che la modifica alla Legge Elettorale, votata nel 2018, prevede un premio di maggioranza fino al 60 percento e garantisce quindi piena governabilità”. Particolarmente critico Ruzzante: “Prima si doveva modificare lo Statuto e poi la Legge Elettorale”. Per Orietta Salemi (Civica per il Veneto): “I Gruppi presenti in Parlamento dovrebbero avere la possibilità di essere esonerati dall’obbligo di presentazione delle firme per la candidatura alle elezioni regionali: questo per garantire appieno la democrazia”. Il consigliere Scarabel ha spiegato di aver presentato un emendamento “che prevede la possibilità di estendere i seggi della Maggioranza, come premio di maggioranza, fino al limite massimo del 60 percento: verrebbe comunque garantita la governabilità ma verrebbe scongiurata la compressione della democrazia”. Per Piero Ruzzante (che ha presentato l’emendamento) e Graziano Azzalin andrebbe inserita la norma per cui “non si possa cambiare la Legge Elettorale nei sei mesi che precedono le elezioni: va garantito il diritto, diremmo costituzionale, soprattutto a tutela delle Minoranze, di non vedere cambiate le regole del gioco in prossimità delle consultazioni: questa previsione andrebbe scritta nello Statuto”. D’accordo anche Salemi e Scarabel, che hanno sottoscritto l’emendamento.

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