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CRV - Ciambetti: "50anni fa la legge 281 sotto il governo Rumor, apriva alla nascita delle regioni"

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Politica - Ciambetti: "50anni fa la legge 281 sotto il governo Rumor, apriva la strada alla nascita delle Regioni. Allora, come oggi, si voleva l'autonomia regionale fissata dalla Costituzione"

(Arv) Venezia 15 mag. 2020 - “Il 16 maggio 1970 con l’approvazione della legge 281, ‘Provvedimenti finanziari per l’attuazione delle Regioni Statuto Ordinario’, si apriva la strada, con una ventina d’anni di ritardo rispetto alla previsione della Costituzione, alla nascita delle Regioni a statuto ordinario che di lì a poco, il 7 giugno successivo, avrebbero visto l’elezione dei primi Consigli regionali” Con una sua nota il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha voluto ricordare “a cinquant’anni di distanza il passaggio fondamentale segnato appunto dalla legge 281 nella strada travagliata del regionalismo. Quella legge stabiliva il quadro della futura finanza regionale: purtroppo prevalse una interpretazione fortemente riduttiva dell’art.119 della Costituzione italiane visto che non veniva permesso alle regioni di istituire tributi propri. Capo del governo all’epoca il vicentino Mariano Rumor che aveva affidato ad un altro veneto, Eugenio Gatto, ‘Ministero per i problemi relativi all’attuazione delle Regioni’ istituito ex novo nel marzo 1970. Proprio il ministro Gatto, nel suo volume ‘Come nacquero le Regioni’ che abbiamo ripubblicato lo scorso anno, mise in luce i tanti problemi, le difficoltà oggettive ma anche tanti ostacoli strumentali che dovette affrontare per avviare l’istituto regionale in anni, per altro, drammatici. La speranza di chi voleva le regioni, allora come oggi, era di giungere ad una riorganizzazione dei poteri, una diversa distribuzione delle risorse, il rafforzamento di centri di responsabilità vicini ai cittadini e alla realtà locale e perciò più controllabili da parte degli elettori, aspirazione ripresa dai cosiddetti Decreti Bassanini e dalla Riforma del Titolo V della Costituzione vent’anni or sono. C’era l’esigenza di modernizzare il Paese, esigenza che oggi, cinquant’anni dalla legge 281/1970 non è venuta di certo meno, anzi. In questi mesi, l’emergenza Covid-19 ha dimostrato in Veneto quali possono essere gli esiti di una autonomia ben gestita, sotto la guida di una classe politica e dirigente che non si sottrae alle proprie responsabilità ma sa assumere scelte difficili, talvolta in netto contrasto con le disposizioni governative nazionali, come ha fatto Luca Zaia grazie al quale si è riusciti a contenere gli esiti devastanti di una epidemia drammatica. Il cinquantesimo anniversario dell’istituzione delle Regioni a statuto ordinario sollecita – conclude Ciambetti – il rilancio del percorso autonomista che non si è di certo interrotto: la grande marcia continua”.

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