CRV - "PdL regionale per la regolarizzazione prima delle sanzioni amministrative"

Prima Commissione - Prima di erogare una sanzione, va riconosciuta al cittadino la possibilità di mettersi in regola: via libera al Pdl regionale

(Arv) Venezia 27 feb. 2019 -     La Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto, presieduta da Alessandro Montagnoli (Lega Nord), vicepresidente Claudio Sinigaglia (Partito Democratico), nel corso della seduta di oggi, ha esaminato e approvato a maggioranza, senza voti contrari, il Progetto di legge n. 242 il quale, in estrema sintesi, stabilisce il principio in base al quale, nei procedimenti di accertamento per violazione di disposizioni normative, sanzionate in via amministrativa, in materie di competenza esclusiva della Regione, nessun provvedimento sanzionatorio può essere irrogato se prima non è stata consentita la regolarizzazione degli adempimenti o la rimozione degli effetti della violazione da parte del soggetto interessato. Dopo l’entrata in vigore della legge, la Giunta regionale provvederà ad assumere, sentita la competente Commissione consiliare, i provvedimenti atti a individuare la tipologia della violazione e gli adempimenti che la regolarizzazione o la rimozione degli effetti della violazione comportano. La proposta potrà essere inserita all’ordine del giorno dei lavori dell’Aula; relatore, il primo firmatario del Pdl, il Consigliere Fabrizio Boron (Zaia Presidente); correlatore, il Vicepresidente della Commissione Sinigaglia.

Nel corso della seduta odierna, infine, la Prima commissione ha approvato all’unanimità le proposte di candidatura presentate in ordine alla nomina, di competenza dell’Aula consiliare, di due componenti dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza, in sostituzione dei dimissionari Silvio Montonati e Pierluigi Granata, e a maggioranza il parere di propria competenza al Progetto di legge n. 427, di modifica della legge regionale 29/2001 istitutiva di Veneto Strade, che torna così alla Seconda commissione presso la quale è incardinato.