Veneto

CRV - Approvata Relazione 2018 dell'Ufficio di statistica della Regione del Veneto

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Prima Commissione - Approvata la Relazione sull'attività svolta nel 2018 dall'Ufficio di statistica della Regione del Veneto

(Arv) Venezia, 20 feb. 2019   - La Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto, presieduta da Alessandro Montagnoli (Lega Nord), Vicepresidente Claudio Sinigaglia (Partito Democratico), ha esaminato e approvato all’unanimità, in apertura della seduta di oggi, la Rendicontazione n. 135 ‘Relazione sull'attività dell'Ufficio di Statistica della Regione del Veneto - Anno 2018’. Nel corso dell’illustrazione del documento, è stato presentato innanzitutto il nuovo sito internet dedicato, http://statistica.regione.veneto.it. Di seguito sono stati presentati i contenuti essenziali del Rapporto statistico 2019 intitolato ‘Il bilanciamento dinamico tra le esigenze economiche, sociali e ambientali del Veneto’, i principali dati congiunturali dei 4 Bollettini socio-economici del Veneto, le attività legate ai censimenti permanenti della popolazione e delle abitazioni, delle imprese, dell’agricoltura, delle istituzioni non profit, e delle istituzioni pubbliche, censimenti che da decennali sono destinati ad assumere, grazie all’evoluzione tecnologica, cadenza annuale o biennale.

Di particolare rilevanza inoltre il contenuto dello studio sul turismo, frutto dell’analisi approfondita della banca dati regionale, che raccoglie da oltre 20 anni gli elementi relativi alla movimentazione turistica, e che offre una lettura sull’offerta turistica in termini di caratteristiche del territorio, strutture turistiche e infrastrutture territoriali, sulla base della domanda (in crescita costante, incrementata del 35,3% nell’arco di vent’anni in termini di presenze, dell’85,2% dal punto di vista degli arrivi, passati dai 10 milioni del 1997 ai 19 del 2017) e da parte dei turisti-utilizzatori e fornendo una misura dell’impatto economico (le imprese venete dell’ospitalità, che rappresentano solo una parte del sistema, fatturano per oltre 3 miliardi di euro), sociale, lavorativo e ambientale del fenomeno.

Di seguito, è stata presentata la Proposta di legge di iniziativa dei Consiglieri Massimo Giorgetti e Elena Donazzan relativa a: “Modifiche alla Legge regionale 24 dicembre 2013, n. 37 "Garante regionale dei diritti della persona”, illustrata ai Commissari dal primo firmatario, il Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Giorgetti (Fratelli d’Italia). La proposta legislativa si innesta nella legge istitutiva del Garante regionale dei diritti della persona integrandone i contenuti; in particolare, è previsto che il Garante vigili anche sull’attuazione dei diritti e degli interessi delle persone vittime dei reati e svolga attività di promozione e garanzia per tali soggetti, in sintonia e coerentemente a quanto è già previsto dall'attuale normativa per le persone in generale, per i minori e per le persone private della libertà personale.

Approvata ad ampia maggioranza anche la Proposta di legge statale n. 39, prima firmataria la Consigliera Capogruppo Silvia Rizzotto (Zaia Presidente) con la quale si intende modificare l'articolo 14, comma 1, della legge 21 marzo 1990, n. 53 "Misure urgenti atte a garantire maggiore efficienza al procedimento elettorale” riconoscendo il potere di procedere all’autenticazione delle firme degli elettori per la presentazione delle liste elettorali e dei candidati anche ai Consiglieri regionali, come già sussiste per altri organi di natura politica come, a titolo meramente esemplificativo, i sindaci e i consiglieri comunali. Relatore per l’Aula del Pdls n. 39, il Capogruppo della Lega Nord Nicola Finco; correlatore, il Vicepresidente del Consiglio regionale Massimo Giorgetti.

La Commissione, infine, ha esaminato il Progetto di legge n 242, primo firmatario il Consigliere Fabrizio Boron (Zaia Presidente) per la regolarizzazione dei procedimenti sanzionatori. In estrema sintesi, la Proposta, che sarà ulteriormente analizzata nel corso delle prossime sedute, introduce nell’ordinamento regionale la regola in base alla quale un cittadino, o un imprenditore, non è sanzionato se prima non è stata data la possibilità regolarizzare la situazione.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it