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CRV - Iniziato in mattinata l'esame del Piano Socio Sanitario Regionale 2019-2023.

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Politica - "Il Consiglio regionale ha iniziato in mattinata l'esame del Piano Socio Sanitario Regionale 2019-2023"

(Arv) Venezia, 18 dic. 2018 -  Il Consiglio regionale del Veneto ha iniziato oggi l’esame del PSSR 2019- 2023, ovvero il DL della Giunta 357 che programmerà per i prossimi cinque anni la sanità regionale.

All’inizio della seduta, sull’Ordine dei Lavori, sono intervenuti il correlatore Sinigaglia (PD) e i consiglieri Bartelle (IIC), Ruzzante (LeU), Fracasso, Azzalin e Zanoni (PD), Brusco (M5S) che hanno denunciato “la mancanza in aula del Presidente Zaia e dell’Assessore regionale alla Sanità durante la discussione in aula di questo fondamentale atto di programmazione della salute dei cittadini veneti. Siamo di fronte a una anomalia perché manca il regista della programmazione politica. Questo, con tutto il rispetto per l’Assessore al Sociale Lanzarin, la quale ha replicato “l’Assessore Coletto ha presentato le dimissioni solo ieri e sono in corso valutazioni in merito da parte del Governatore Zaia, che nel frattempo ha assunto l’interim. Ho comunque partecipato a tutte le sedute della Quinta Commissione, che peraltro ha lavorato benissimo, e francamente ritengo di poter seguire nel migliore dei modi, con piena cognizione di causa, questo importantissimo provvedimento”. Il Presidente del Consiglio Ciambetti ha precisato che “fino ad ora, non sono ancora arrivate le dimissioni dell’Assessore Coletto”. Per Dalla Libera (VU) “La Giunta è organo collegiale e non è quindi sempre indispensabile la presenza dell’Assessore competente”.

Il relatore, Fabrizio Boron (ZP), Presidente della Quinta Commissione, ha introdotto il Piano: “La presente proposta normativa si pone in continuità con la vigente programmazione sanitaria e va letta come un aggiornamento e un adeguamento della stessa, anche alla luce dei numerosi provvedimenti normativi intervenuti negli ultimi anni, soprattutto per contenere la spesa e garantire la sostenibilità del sistema sanitario. In particolare, la Legge 19 ha istituito Azienda Zero e rivisto gli ambiti territoriali delle Ulss, ridotte da 21 a 9, garantendo così una maggiore razionalizzazione delle risorse pubbliche. Il 28 febbraio 2018 è stato sottoscritto l’Accordo preliminare con il Governo per ottenere in Veneto forme di autonomia differenziata che, soprattutto in ambito sanitario, potrebbero offrirci maggiori risorse e possibilità di intervento. L’autonomia in ambito sanitario potrà finalmente risolvere il problema della carenza di medici, causata dal blocco del turnover che perdura dal 2004, attraverso l’assunzione diretta, estesa ai giovani laureati che saranno stipendiati e si specializzeranno lavorando nei nostri ospedali. Questo, in accordo con le Università, per risolvere soprattutto la carenza di specializzandi presente in determinate branche. L’odierna proposta di PSSR si incardina quindi nella trattativa per l’autonomia rafforzata, con il fine di garantire la sostenibilità e l’universalità delle cure, migliorando gli strumenti sanitari a disposizione. Il nuovo Piano approfondisce la relazione tra bisogni assistenziali e risposte da parte del SSR, con un focus sull’impatto epidemiologico, i fattori di rischio, il percorso del paziente in ospedale, la presa in carico della cronicità, le malattie rare, la salute mentale, la salute della donna e del bambino, l’integrazione socio sanitaria. Inoltre, ricerca, innovazione, rapporti con le Università. Abbiamo audito oltre 80 soggetti portatori di interesse, e credo che il risultato raggiunto sia importante per la salute dei cittadini veneti dei prossimi cinque anni. Sottolineo il grande lavoro svolto dalla Commissione Sanità, perché, anche con la positiva collaborazione delle opposizioni, il testo normativo della Giunta è stato integrato e migliorato, per dare ai cittadini veneti una nuova programmazione socio sanitaria in linea con le rinnovate esigenze di assistenza socio sanitaria. Ringrazio anche gli Assessori Lanzarin e Coletto per la qualità del loro contributo”.

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