Veneto

CRV - Ciambetti: per Presidente Consiglio d’Abruzzo inaccettabili frasi del dipendente Ulss Aquila

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Cronaca - Ciambetti: "Il presidente del Consiglio d'Abruzzo definisce inaccettabili le frasi di un dipendente dell'Ulss dell'Aquila sul disastro ambientale veneto"

(Arv) Venezia 7 nov.  2018 -       “Esprimo la più totale riprovazione personale, civile e istituzionale per le inaccettabili frasi comparse su un profilo social da parte di una persona, deduco, moralmente deplorevole. Ho verificato attentamente e continuo a seguire costantemente l’accaduto: Ti assicuro che, per quanto di Sua competenza, il Direttore dell’Azienda Sanitaria della provincia dell’Aquila ha già avviato gli idonei procedimenti disciplinari, al fine di sanzionare con assoluta severità un comportamento inqualificabile da parte del dipendente, lesivo dell’immagine dell’Azienda stessa e dell’intera Regione Abruzzo” Inizia con queste parole la lettera che il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, l’architetto Giuseppe Di Pangrazio,  ha inviato quest’oggi a Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto,  sul caso di un post pubblicato da un dipendente dell’Ulss abruzzese che, ricordando il processo autonomista veneto concludeva  dicendo “se  fosse per me vi farei marcire insieme al legno delle vostre foreste” Parole che non sono passate inosservate a palazzo Ferro Fini a Venezia. “Ho segnalato immediatamente il caso al collega Di Pangrazio, anche se per primo non ho confuso le esternazioni di un singolo con il sentimento del popolo abruzzese - ha spiegato Ciambetti - Il presidente Di Pangrazio mi ha scritto presentando le sue scuse sincere, ma non c’era bisogno: nessuno ha messo in dubbio la solidarietà e vicinanza degli abruzzesi ai veneti colpiti dal maltempo. Dietro a certe manifestazioni di aperto risentimento, c’è purtroppo molta ignoranza e tanta superficialità. Umberto Eco aveva già inquadrato il problema: ‘I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività’. Le belle parole che il presidente Di Pangrazio ci ha riservato, dimostrano invece che è possibile, ancora, tacitare immediatamente chi, forse senza nemmeno capire quanto danno sta arrecando innanzitutto ai propri concittadini, parla a dir poco sopra la righe con frasi giustamente bollate da Di Pangrazio come inaccettabili. Da parte mia, ringrazio il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo  per quanto ci ha scritto a testimonianza di una stima autentica” .

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