Veneto

CRV - Operatori idroelettrici pagheranno adeguamento canone per costi maggiori sostenuti da Consorzi

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Ambiente - Approvato il Pdl 344 primo firmatario Finco (LN): gli operatori idroelettrici pagheranno l'adeguamento del canone per i costi maggiori sostenuti dai Consorzi.

(Arv) Venezia 6 nov. 2018 - Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità,  il Progetto di legge 344 “Modifiche dell’art. 33 della legge regionale 8 maggio 2009 n.12 Nuove norme per la bonifica e la tutela del Territorio”  di iniziativa del consigliere regionale Nicola Finco (Lega Nord). Il pdl è stato Illustrato in aula dal presidente della Seconda commissione consigliare, Francesco Calzavara, che ha spiegato come gli operatori delle reti idroelettriche, avvalendosi delle norme del Codice delle Comunicazioni elettriche, talora contestano  l’aggiornamento annuale dei canoni per l’uso dei beni del demanio idrico da parte dei Consorzi di Bonifica del veneto, costretti per altro “a garantire condizioni di fruizione del canali, delle opere irrigue, delle linee di servizi, delle infrastrutture e delle apparecchiature di ogni sorta, comprese quelle telefoniche e trasmissione dati, eseguendo opere di bonifica per la sicurezza idraulica e provvedendo alla manutenzione di tutte le opere di bonifica e irrigazione - ha spiegato  Calzavara - I Consorzio sono tenuti a ripartire il carico delle spese non coperte da contributi regionali o da altri altre voci di entrate”. Considerato le opposizioni sollevate da alcuni operatori delle reti idroelettriche “è necessario - ha detto Calzavara - stabilire con apposita norma regionale che l’installazione di reti per l’esercizio dei servizi di comunicazione elettronica, comportando un aggravio di costi nella realizzazione delle opere di presidio e di manutenzione dei beni del demanio idrico, impone l’obbligo del rimborso, sotto la forma del canone di concessione,  dei maggiori oneri sostenuti. Per equità di trattamento tale obbligatorietà è estesa anche ai titolari dei sottoservizi, reti di energia elettrica, gas, telecomunicazioni e fognature, e di impianti a sostegno di servizi fuori suolo, reti elettriche, linee telefoniche, servizi digitali, utilizzatori degli stessi beni demaniali” Il Consigliere Azzalin (Pd) ha preannunciato che si “dovrà tornare a   discutere  dei Consorzi” sui cui criteri di nomina  ed elezione dei vertici  l’esponente del Pd ha evidenziato lacune e contraddizioni. Bruno Pigozzo (Pd) ha quindi illustrato un emendamento per far sì che dal provvedimento non fossero escluse le Riserve integrali regionali o di interesse locale, emendamento accolto dal primo firmatario e approvato all’unanimità.

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