Veneto

CRV - Presentato in Seconda commissione il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC)

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Seconda Commissione - "Presentato il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC), la linea guida della futura pianificazione territoriale"

(Arv) Venezia, 6 set. 2018 - Nella seduta odierna della Seconda Commissione consiliare permanente -presieduta da Francesco Calzavara (ZP), vicepresidente Andrea Zanoni (PD) – è stata illustrata, dall’Assessore Corazzari, la Proposta di Deliberazione Amministrativa ‘Trasmissione del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC)’, lo strumento generale di pianificazione territoriale adottato con Deliberazione di Giunta n. 372 del 17 febbraio 2009, in conformità alla L.R. 23 aprile 2004, n. 11. Il PTRC è stato modificato nel 2013 e di seguito la Giunta regionale, con D.G.R. n. 1343 del 29 agosto 2016, ha confermato il disegno generale di PTRC, ritenendo tuttavia di procedere a un suo adeguamento normativo e a una verifica delle tematiche interessate, anche alla luce della Variante 2013 e del Rapporto Ambientale.

Per il Presidente della Commissione Calzavara “Il PTRC è uno strumento importante che si pone come linea guida nei confronti della pianificazione territoriale, presentando anche una forte valenza paesaggistica. Contiene le linee strategiche adottate dalla Regione rispetto alla montagna, alla città e al paesaggio, che dovranno tenere conto delle ultime norme adottate dalla Commissione, come la Legge sul contenimento del consumo di suolo, sulle Cave e sui Parchi regionali. Oggi è stato presentato il grande lavoro fatto e ora la Commissione dovrà adottare un metodo da seguire nei prossimi mesi per affrontare nel miglior modo possibile un tema così complesso e importante per lo sviluppo del nostro territorio, con l’obiettivo di adottare il nuovo PTRC entro la fine di questa Legislatura”.

Così il vicepresidente Andrea Zanoni “Finalmente è arrivato in Commissione Ambiente questo Piano previsto dal Decreto Legislativo 42 del 2004 e dalla Legge regionale 11 del 2004. Siamo perciò tra le ultimissime Regioni italiane ad approvarlo con un gravissimo ritardo di ben 14 anni. Un provvedimento di 10 allegati, con diversi elaborati grafici, per un totale di ben 7.700 pagine all’interno delle quali vi sono anche le 24.000 osservazioni arrivate al Piano nel tempo. Ci aspetta un importante lavoro di studio ed esame per poterlo approvare in Commissione, magari migliorandolo, e portarlo quindi in Consiglio per la definitiva approvazione”.

La Commissione ha poi dato parere positivo al provvedimento della Giunta che ripartisce tra i cinque Enti Gestori dei Parchi regionali i contributi annuali con riferimento all’esercizio 2018. Viene così dato seguito alle statuizioni della Legge Regionale 16 agosto 1984, n. 40, ‘Norme per l’istituzione dei Parchi e Riserve regionali’, la quale prevede, all’art. 28, che la Regione del Veneto eroghi contributi annuali per le spese di impianto e funzionamento agli Enti Gestori di aree protette, sentita la competente Commissione consiliare in ordine alla proposta di riparto del contributo annuale tra i cinque Parchi Veneti (Colli Euganei, Regole d’Ampezzo, Comunità Montana della Lessinia, Ente Parco Regionale Naturale del fiume Sile e del Delta del Po). Il contributo per l’anno corrente è pari a quello già concesso nel 2017, 3 milioni e 792 mila euro.

E’ stato, di seguito, illustrato dall’Assessore regionale Corazzari il Disegno di Legge della Giunta regionale ‘Legge Regionale di adeguamento ordinamentale 2018 in materia di governo del territorio e paesaggio, piano casa, trasporto pubblico locale, lavori pubblici e ambiente’. Si tratta di norme di semplificazione e di snellimento delle procedure amministrative.

E’ stata quindi illustrata, dal consigliere Maurizio Conte (Veneto per l’Autonomia) la Proposta di Legge, di iniziativa consiliare, relativa alla modifica della L.R. 8 luglio 2009, n. 14, ‘Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per favorire l'utilizzo dell'edilizia sostenibile, e modifiche alla L.R. 12 luglio 2007, n. 16, in materia di barriere architettoniche’. Il Progetto di Legge intende fornire alle amministrazioni comunali principi omogenei per l'installazione dì pannelli fotovoltaici nei centri storici. Considerato che il D.lgs. n. 28 del 2011 obbliga all'integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici di nuova costruzione e negli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, risulta che l'installazione di impianti tecnologici sulle coperture è ormai un obbligo per quasi tutti i cittadini. Con le modifiche introdotte, sarà in particolare possibile per gli edifici ricadenti nei centri storici, istallare pannelli fotovoltaici in aderenza alla copertura esistente purché l'impianto tecnologico segua strettamente l'andamento della falda del tetto e non occupi più del 60% della superficie della stessa. Questa norma dà risposte sul piano del risparmio energetico e garantisce al contempo la sicurezza degli edifici.

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