Veneto

Ciambetti, Costituzione tradita: art. 47 mai applicato su risparmio e credito

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Politica - Ciambetti "Costituzione tradita, 70 anni tristi nel segno dell'art. 47 mai applicato che parla della tutela del risparmio e del controllo del credito"

(Arv) Venezia, 27 dic. 2017 -  “Nel giorno del Settantesimo anniversario della Costituzione Italiana, entrata in vigore il 1 gennaio 1948,   Marin Haralmbie, 59 anni cittadino italiano di origini rumene gravemente invalido in seguito ad un incidente sul lavoro e che ha perso circa 100mila euro nell'acquisto di azioni Veneto Banca, ‘ha spinto oggi in retromarcia la sua autovettura contro la porta d'ingresso della sede centrale dell'ex istituto veneto’.  Non c’è rabbia in quel gesto, ma disperazione: l’articolo 47 della Costituzione spiega che ‘La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito’.  Quella macchina in retromarcia celebra degnamente il 70esimo anniversario della promulgazione anche di questo articolo che a rileggerlo suona come atto d’accusa se pensiamo alla vicenda delle Popolari e al pesante lascito che essa consegna al prossimo Parlamento” Così il Presidente del Consiglio regionale del Veneto  commenta il fatto di cronaca di Montebelluna affiancandolo al 70esimo anniversario della promulgazione della Carta Costituzionale italiana.  “L’articolo 47 della Costituzione dice al prossimo governo e ai membri di Camera e Senato – spiega Ciambetti - che bisogna trovare la strada per tutelare e risarcire al meglio chi ha perso i propri risparmi e con essi la fatica di una vita. Come ha ben detto don Torta nel suo saluto augurale di Natale alle vittime del crack delle Popolari Venete ‘ancora una volta dobbiamo constatare che noi, popolo semplice e talvolta povero, fatto di lavoratori onesti, siamo la parte migliore della nostra cara Italia’. Parte migliore, ma tradita. Come tradita è stata la Costituzione, come a tradire è stato chi doveva esercitare i poteri e i compiti di controllo: il prossimo Parlamento dovrebbe dar vita ad una nuova Commissione d’inchiesta speciale che faccia veramente chiarezza perché se non si elimina il bubbone alla radice, il male potrà riproporsi. Bisogna dare risposta alla domanda di giustizia che giunge dai cittadini truffati e occorre nello stesso tempo fare pulizia, impedire che in futuro possano ripetersi scenari di questo genere: occorre smascherare i responsabili a tutti i livelli portando a galla quella verità che sembra essere scomoda, imbarazzante se non pericolosa  a troppi. Bisogna, in altre parole,  dare concretezza all’articolo 47 della Costituzione”.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it