Veneto

CRV - Ciambetti: "Solidarietà per le vittime della moschea Bir El-Abid"

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia, 24 novembre - “L’attentato terroristico   alla moschea Bir El-Abid nel Sinai lascia sgomenti: si parla di 235 morti e di decine e decine di feriti. Un atto inumano, di violenza intollerabile non solo contro musulmani sufi ma contro l’umanità”. Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, esprime “il massimo cordoglio alle famiglie delle vittime – ha detto Ciambetti – e al popolo egiziano ferito ancora una volta dall’estremismo che ha agito con particolare violenza e con una imboscata che lascia intravvedere tecniche militari riconducibili, secondo quanto sostenuto dalle autorità egiziane,  all’Isis. LA solidarietà al popolo egiziano non ci fa dimenticare il bisogno di chiarezza, trasparenza e verità sul caso di Claudio Regeni per il quale chiediamo la stessa Giustizia che invochiamo oggi nell’onorare le vittime e i feriti della moschea Bir El-Abid. – ha detto Ciambetti - Non è un mistero il disprezzo con cui molte comunità islamiche guardano al sufismo condannandolo per la sua dimensione mistica che porta questa corrente a trascurare il dispositivo formale della legge religiosa islamica che non viene letta e interpretata dai sufi in modo letterale. L’odio verso questa comunità oggi ha prodotto l’attentato alla moschea Bir El-Abid in un momento in cui molti osservatori sottolineano la delicatezza dei rapporti nel Vicino oriente dove sempre più giungono segnali inquietanti dal Libano come dalle tensioni tra Arabia Saudita e Iran. Sottolineato questo aspetto non secondario forse in un processo più ampio di destabilizzazione, come piangiamo le vittime degli attentati terroristici che hanno colpito l’Europa, non possiamo rimanere silenti davanti a stragi come questa e rinunciare a ribadire come noi tutti siamo contro quella cultura di morte che ispira l’infame e vigliacco terrorismo fondamentalista. Una decina di giorni or sono abbiamo commemorato la nostra Valeria Solesin e con essa tutte il bassanese Luca Russo e tutti i nostri connazionali vittime del terrorismo, ma è anche vero che non hanno bandiera le vittime della violenza infame di chi  uccide innocenti, inermi giungendo a sparare persino sui  feriti”.

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