Veneto

CRV - Ciambetti: "Mondiali Ciclismo 2020 assegnati al Veneto? Riconoscimento a campioni due ruote"

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

(Arv) Venezia, 19 sett. 2017-   “Siamo all’ultimo chilometro e prima di levare le braccia al cielo bisogna tagliare il traguardo. Ricordate Bitossi ai Mondiali di Gap bruciato negli ultimi metri dal nostro Marino Basso”? Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto, sta seguendo le notizie che giungono da Bergen, Norvegia, perché in queste ore si sta decidendo l’assegnazione della sede sei Mondiali di Ciclismo 2020 “e dalle notizie che stanno giungendo da più parti il Veneto ha convinto non pochi esperti della federazione ciclistica internazionale – ha detto Ciambetti – ma la concorrenza di Olanda, Colombia e Australia rimane comunque forte. Certo che Vicenza, spalleggiata da Venezia e Padova, sembra aver fatto l’allungo decisivo, insomma ha lasciato i suoi avversari impiantati e si è involata, proprio alla Marino Basso. Se cosi sarà per il Veneto si tratterebbe di un ulteriore importante riconoscimento dopo i Mondiali di Sci a Cortina. Ben 12 le gare in programma nella proposta veneta che ricordo fu accolta positivamente dal presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, il britannico Brian Cookson, quando nel 2013 fu annunciato il progetto Vicenza 2020. I mondiali di ciclismo sono dopo i Mondiali di Calcio e le Olimpiadi il maggior evento sportivo seguito al mondo e non possiamo dimenticare che in Veneto e nel Vicentino oltre a migliaia di appassionati e grandi campioni c’è una realtà imprenditoriale di straordinaria valenza nella filiera produttiva delle due ruote e basterebbe pensare alla rivoluzione tecnologica introdotta da Campagnolo con l’invenzione del cambio per capire quanto contino Vicenza e il Veneto per questo sport. I Mondiali di ciclismo in Veneto, voglio dire, non sono solo uno spettacolo eccezionale nel percorso che ruota attorno a Vicenza non a caso dedicato al Palladio, ma anche un riconoscimento vero a imprenditori, artigiani e campioni che hanno fatto la storia del grande ciclismo. La Regione ha sostenuto questo progetto fin dall’inizio e tutti abbiamo fatto un gran gioco di squadra: siamo stati tutti gregari per quel campione che si chiama Veneto”.

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