Veneto

CRV - "Lungo la strada del ritorno - Staffetta commemorativa Russia-Italia"

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Cultura - Presentato a palazzo Ferro Fini il progetto "Lungo la strada del ritorno - Staffetta commemorativa Russia-Italia"

(Arv) Venezia 27 lug. 2017 -      Presentato oggi dal Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti e dal Presidente della Prima commissione consiliare Marino Finozzi, a Venezia, presso palazzo Ferro Fini, il progetto “Lungo la strada del ritorno”, la staffetta commemorativa Russia - Italia che si svolgerà in occasione del 75° anniversario della Ritirata dei soldati italiani dal fronte russo durante la Seconda guerra mondiale. La partenza è fissata per lunedì 7 agosto da Rossosch in Russia; l’arrivo è previsto per il pomeriggio di sabato 19 agosto, a Piazzale della Vittoria di Monte Berico, un totale di 2.700 km che si snoderanno tra Russia, Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca, Germania e Austria. Nell’arco di 12 giorni si alterneranno 12 atleti con l’obiettivo di percorre 20 chilometri ciascuno. Protagonisti, l’associazione podistica “Atletico Bastia” di Rovolon in provincia di Padova e l’associazione culturale Tracce di memoria di Isola Vicentina, che girerà un documentario sulla Ritirata di Russia, nei principali luoghi di combattimento lungo le sponde del fiume Don, dove le armate italiane dal ’41 al ’43 furono impegnate a sostegno dell’esercito tedesco. Il Presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, nel corso del suo intervento, ha ricordato che “75 anni non sono bastati a cancellare il ricordo di un’epopea che segnò l’anima di intere regioni, in particolare nel Veneto, dove è difficile non trovare famiglie che abbiano avuto lutti o un parente coinvolto in quella vicenda. E non è un caso se proprio due veneti, Giulio Bedeschi, con il suo “Centomila gavette di Ghiaccio” e Mario Rigoni Stern con “Il Sergente nella neve” abbiano scritto le due testimonianze letterarie di maggior successo e diffusione tra il grande pubblico con traduzioni in più lingue. È un’occasione per ricordare le sofferenze degli eroi dell’Armir, ma anche per riaffermare il valore della pace”. “Tracce di memoria - ha sottolineato il Presidente della Prima commissione Marino Finozzi - è un’iniziativa patrocinata dalla Regione del Veneto che riesce a coniugare l’attività sportiva agonistica ad un ricordo storico molto importante, ovvero la ritirata dei nostri alpini dal fronte del Don. L’iniziativa riveste particolare interesse anche perché tocca paesi come la Russia e l’Ucraina, attraversati da molte tensioni: i veneti impegnati in questa impresa tracceranno un percorso fatto di memoria e di pace”. “Perché fare questa staffetta? Perché farla a piedi? Perché questa fatica? Perché - ha affermato Claudio Pellizzaro, portavoce del gruppo Tracce di Memoria - in maniera simbolica, intendiamo riportare a casa tutti quelli che non ce l’hanno fatta, ricordano il dolore, la fatica, la sofferenza delle famiglie che sono rimaste in Italia senza notizie dei loro cari: che questa staffetta sia un messaggio di pace, di speranza e anche di riposo per quanti hanno sofferto in quegli anni. “La nostra associazione sportiva dilettantistica - ha dichiarato Igino Pierantoni, presidente della Atletico Bastia - ha aderito con entusiasmo a questo progetto con Tracce di Memoria, un’idea che risale a due anni fa e che ora si realizza. I nostri atleti si sono preparati al meglio, consapevoli che durante il percorso troveremo complicazioni legate alle condizioni meteo e difficoltà fisiche; onoreremo al meglio l’impegno, sapendo di fare una cosa inconsueta. Il ringraziamento particolare va alla Regione del Veneto e agli sponsor che ci sostengono”. “Si tratta di un’impresa - ha concluso Francesco Enrico Gonzo, sindaco di Isola Vicentina - che definisco eroica per portata e per la capacità organizzativa messa in campo, che ha ricevuto un contributo determinante della Regione, per un’iniziativa che ricorda un evento che sicuramente appartiene agli affetti e ai ricordi di moltissime famiglie vicentine e venete. Aspettiamo tutti il pomeriggio del 19 agosto al piazzale della Vittoria di Monte Berico”.

 

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